Il tecnico del Napoli Antonio Conte è andato in conferenza stampa al termine della gara di San Siro contro l’Inter. L’allenatore azzurro ha parlato della prestazione dei suoi, ma anche della decisione che ha portato al rigore poi sbagliato da Calhanoglu.
Questa sera vale più il punto per tornare primi o la reazione dopo la sconfitta contro l’Atalanta?
“Noi mettiamo in preventivo che ci può stare che perdi in casa con l’Atalanta. Loro hanno vinto in casa dello Stoccarda che aveva battuto la Juventus. Non abbiamo perso contro una squadra debole, ma una squadra che fa la Champions a differenza nostra. Poi si poteva fare meglio o peggio, ma è relativo. Oggi abbiamo fatto una buona gara a livello di applicazione, di intensità, di pressione, di accettare i duelli, contro una squadra come l’Inter. Abbiamo fatto errori in uscita elementari. Lavoriamo e prima o poi questo lavoro verrà fuori. Giocare a San Siro contro l’Inter non è semplice, però chi lavora con me sa che cerco di trovare qualcosa per migliorarci. Sono contento perché contro Juventus, Inter e Milan usciamo con 5 punti. Nonostante col rigore qualcuno abbia provato a creare qualcosa che mi ha dato molto fastidio“.
Cosa le ha dato fastidio?
“Mi ha dato fastidio sentirmi dire che, su un rigore inesistente, il VAR non può intervenire. Se c’è un errore deve intervenire, invece ora si sta creando un protocollo che porta a delle dietrologie. Kvaratskhelia spinto, rigore clamoroso e sento dire che il VAR non può intervenire perché spetta all’arbitro. Se c’è un errore devi intervenire e devi correggere, o almeno chiamare l’arbitro al monitor, se poi conferma la scelta sono il primo a difenderlo. Sennò così si creano cattivi pensieri e io non ne voglio avere, voglio onestà intellettuale“.
Napoli molto solido dopo dodici giornate, è questo il dato più importante?
“In altre partite avevamo abbassato Politano, oggi era alto e abbiamo difeso a quattro, contro cinque. Diverse persone mi chiedevano perché abbassassi Politano, oggi l’ho lasciato alto e abbiamo trovato una buona solidità comunque. È importante perché, se non prendi gol, come minimo pareggi. Se poi segni ottieni anche i tre punti. Noi dobbiamo continuare a lavorare e fare di più. Rispetto ad altre squadre che lavorano da tempo con l’allenatore, siamo a buon punto. Oggi sono arrabbiato per il VAR, non per la decisione. Sentire che non può intervenire, è una presa in giro. Lo dico per tutti, non solo per me. Ma chi ha fatto questo protocollo? Se c’è un errore il VAR deve intervenire. Siamo incazzati tutti per questi dubbi che creano delle dietrologie. Io voglio tranquillità in panchina. Oggi ho visto che ero quotato a 4, incredibile. Se mi mettevo d’accordo… ma incredibile“.
Nelle riunioni con gli arbitri non potete chiarirlo una volta per tutte?
“Ma chi l’ha messo sto protocollo? A me sembra messo per creare confusione. Il VAR per me è uno strumento bellissimo, ti consente di stare tranquillo: ti arrabbia alle volte, poi vai a vedere e ti tranquillizzi. Ma perché deve intervenire quando conviene: se c’è un errore, deve intervenire. Chiama l’arbitro, poi magari oggi Mariani andava a vedere e confermava il rigore: l’avrei accettato. Ma così no. Rischiamo di perdere la partita perché in questo caso il protocollo dice che il VAR non può intervenire? Togliamolo sto protocollo, togliamo sti alibi. Io voglio onestà“.