Paulo Fonseca ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Cagliari-Milan.
Quanto è importante non vanificare Madrid domani a Cagliari?
“È importante avere in mente le cose buone che abbiamo fatto, ma è importante anche capire che a Cagliari sarà una partita diversa. Dobbiamo essere un’altra squadra per poter giocare con il Cagliari. Sarà una partita totalmente diversa. Da mercoledì ho smesso di pensare a Madrid per pensare a Cagliari: serve l’atteggiamento giusto per vincere domani“.
È possibile che Madrid cambi la testa della squadra?
“Anche prima della partita di Madrid, la squadra aveva la consapevolezza di cosa potesse essere. È vero che la vittoria col Real porta più fiducia ai giocatori, ma tutte le partite sono importanti. Non penso che la partita col Real sia più importante di quella col Cagliari. Dobbiamo tornare ora sul campionato, che è diverso“.
Musah largo una opzione one shot?
“È stata una strategia per Madrid. Non lo so se possiamo farlo in altre partite. Magari sì, magari anche con altri giocatori… Ma è stata principalmente una strategia per Madrid, per le caratteristiche dei giocatori del Real“.
Come sta Morata?
“È stata una situazione strana: in un esercizio ieri si è scontrato con Pavlovic, Inizialmente non pensavo fosse che fosse un problema come quello che poi è stato, ma non è pronto per giocare domani. Sta bene, ma non è pronto“.
Morata ha detto che Leao deve capire che può fare la storia del calcio…
“Domani Leao titolare. Io ho detto dopo Madrid che può fare ancora meglio, soprattutto in alcune situazioni. Dobbiamo tutti capire che domani sarà una partita totalmente diversa, soprattutto per Leao, con marcature individuali e senza tutto lo spazio che ha avuto contro il Real. Ma mi aspetto un Rafa dello stesso livello“.
Si aspetta anche qualche gol in più da Leao?
“Leao ha avuto situazioni negli ultimi 30 metri di uno contro uno, ne ha avuto nove, dieci… Può migliorare nell’ultima scelta. È chiaro per tutti che possa anche migliorare difensivamente. Dobbiamo continuare a lavorare con lui per farlo migliorare su queste questioni, che sono importanti sia per lui per la squadra“.
Domani importante per tornare in alto in classifica?
“È importante per tutto. Non possiamo perdere punti. Non ha senso questa vittoria sul Real se poi non vinciamo col Cagliari. Sarà, però, una partita totalmente diversa“.
Qual è il rapporto con Leao?
“Buono ed è stato sempre buono. Io non posso dire tutto. Ogni allenatore ha una strategia. Io ho cercato di avere una strategia con Rafa, forse non è stata la migliore, poi ne ho provata un’altra e mi sembra abbia avuto qualche effetto… Io non ho mai avuto problemi con Rafa. Lui ha accettato bene la situazione e ha avuto la reazione che io volevo. Mi aspetto che Rafa possa continuare così. Se questa è la soluzione, magari possiamo vedere Rafa più volte in panchina (ride, ndr)…“.
Come si spiega che nelle due partite più difficili abbiate mostrato la vostra migliore versione?
“Ci sono diverse spiegazioni. Prima: questo tipo di partite sono una grande grande motivazione per i giocatori; i giocatori affrontano queste partite con più motivazioni che in altre partite. E questa è la motivazione per cui io sono più preoccupato di giocare con il Cagliari piuttosto che contro il Real. Secondo: sono partite totalmente diverse. Quando giochi contro squadre come il Real, ciò che non devi fare è non avere coraggio, perché queste squadre concedono spazio, si può giocare, puoi controllare la partita e questo porta fiducia. Alle volte è più difficile giocare contro Monza o Cagliari che contro il Real Madrid. Contro il Real, noi abbiamo spazio per giocare. Domani sono sicuro che non avremo lo stesso spazio per giocare“.
I tifosi le vogliono più bene dopo Madrid?
“È normale (ride, ndr). Ma per me non è cambiato niente. Io devo seguire la strada in cui credo, devo essere sempre equilibrato. Non sono uno che quando vince guarda tutto, quando perdo non guardo niente. Io sono sempre lo stesso: non guardo niente“.
Ha l’impressione di avere una squadra da coppa più che da campionato? Si può vincere la Champions?
“Non ho pensato a questo. Mi piace sì, ma mi piace anche che la squadra capisca che il campionato è la priorità. Dobbiamo avere lo stesso coraggio per vincere le partite qui. La Serie A è la nostra priorità“.
Il ct della Spagna ha detto che Morata giocherà in nazionale…
“Non so perché ha detto questo. C’è un protocollo che dice che un giocatore deve fermarsi 10 giorni. Non so come possa dire che gioca. Io so che non può fare niente. Cioè non è una opzione, è una cosa obbligatoria. Non so come de la Fuente possa fare questo“.
Domani bisogna cambiare per vincere?
“Se mi dai un consiglio magari lo seguo. Tre centrocampisti? Ma noi giochiamo già con tre centrocampisti. A Madrid ne abbiamo messi quattro“.
È la cattiveria giusta che fa la ifferenza?
“Noi non siamo stati d’accordo sulle valutazioni di Monza. Ma io ho visto l’atteggiamento giusto a Monza, perché abbiamo affrontato altre difficoltà con la cattiveria giusta e la testa giusta. Mi aspetto che domani sia lo stesso. Lo Stoccarda con l’Atalanta ha avuto l’atteggiamento giusto, ma ha trovato difficoltà nell’affrontare una squadra che difende in quel modo. Come allenatore so che è una grande grande difficoltà affrontare le squadre che difendono così“.
Abraham titolare?
“È difficile scegliere i giocatori perché abbiamo tanti giocatori. Chukwueze sta in buon momento, ma se non gioca è perché è una scelta tattica e non per una questione di performance. Abbiamo possibilità di cambiare in funzione delle partite. A Monza abbiamo giocato con Pavlovic e Thiaw, perché serviva più fisico. A Madrid serviva più velocità e ha giocato Tomori. Io ho la fortuna di scegliere in funzione delle partite e penso che i giocatori capiscano bene questo, perché io sono diretto con loro e glielo spiego quando le cose vanno spiegate. Abraham? Inutile che lo dica tanto in mezzora poi sapete tutto… Domani gioca Camarda“.
Domani fa quattro mesi al Milan…
“È un orgoglio, sono molto soddisfatto. È difficile, ma sono molto orgoglioso e molto motivato vedendo il lavoro e la crescita della squadra. È altamente motivante, sono molto motivato e soddisfatto“.
Ancora sulle differenza tra Europa e Italia.
“Quando abbiamo una partita come quella contro il Real Madrid abbiamo l’intenzione di cercare determinati spazi perché abbiamo gli spazi. Per giocare contro il Real abbiamo un gioco posizionale buono. Per giocare contro il Cagliari abbiamo bisogno di altre cose. Quando c’è una marcatura individuale non c’è spazio per il gioco posizionale, ci sono altre cose importanti, che però non voglio dire (sorride, ndr). È chiaro che il modo della squadra di affrontare la partita deve essere diverso. Contro il Monza, contro il Napoli in qualche momento, abbiamo fatto tante cose buone. Dobbiamo continuare a fare queste cose importanti per affrontare questo tipo di squadre“.
Jovic è ancora dentro il progetto?
“Sta dentro il progetto. Il problema è che non sta bene fisicamente. Ha un problema che continua. Lui si è allenato in questi giorni ma con dolore. Oggi abbiamo provato, ha di nuovo questo dolore forte, lo limita. Non sarà con noi“.
È importante parlare di Musah…
“Il successo delle squadre si basa su questo tipo di giocatori. Musah è molto importante. Aveva già fatto una bellissima partita contro il Napoli. Gli ho chiesto un altro ruolo e ha fatto di nuovo molto bene. So che è un tipo di giocatore che è sempre pronto per sacrificarsi e aiutare la squadra. Ha tante qualità che mi piacciono. Per me è stato un giocatore decisivo a Madrid. Non ne ho parlato, perché mi fanno solo domande su Leao (ride, ndr). Io volevo, ma le domande non arrivano (ride, ndr)“.
Come mai la scelta di Camarda? È una scelta sorprendente…
“Per me non è sorprendente. Lavora tutti i giorni con noi. Penso che tutti nel club credono tanto in lui, lui lavora bene e capisce bene il ruolo. Per me i giocatori non hanno età, hanno qualità. E lui dimostra tutti i giorni che ha qualità. Morata in questo momento ha un ruolo molto specifico. Morata non è sempre un attaccante, ma tante volte è un giocatore che sblocca le linee di passaggio. Penso che Camarda in questo momento è più pronto di Abraham per fare questo ruolo. E devo dire che Abraham non sta totalmente bene ma sta meglio. Io ho fiducia totale in Camarda. Si è allenato molto bene. Ha l’età che ha, ma ha una maturità molto grande. Ha coraggio, lavora tanto per la squadra difensivamente. Ieri abbiamo avuto questo problema di Morata. Non ho avuto un solo dubbio su chi avrebbe dovuto giocare domani“.
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