L’agente di mercato Sebastiano Salaroli, che fa parte della GB1 Football Agency, è intervenuto in esclusiva a Sportitalia per parlare di alcuni suoi assistiti e delle sfide europee delle squadre italiane in Champions League. Oltre a parlarci di Caprile e Leali, ha detto la sua anche sulla crescita di Weah, che ha contribuito a portare alla Juventus in qualità di intermediario.
La vittoria del Milan ti ha sorpreso?
“Credo che in pochi se l’aspettassero, ha sorpreso tanti, anche se è vero che il Milan paradossalmente ha giocatori più adatti a questo tipo di partite, dato che in campo aperto fanno male. Però sono stati bravi su tutta la linea, solidi in difesa con uno strepitoso Maignan. Hanno fatto qualcosa di incredibile, pur se contro un Real in un periodo non molto buono. Ma pure il Milan non era al meglio”.
Da Leao una grande reazione. E’ stato troppo attaccato?
“E’ Fonseca ad essere sempre in discussione da quando è al Milan, tutto quello che fa è criticato. La scelta di lasciar fuori Leao, se uno guarda le prestazioni, non doveva sorprendere secondo me. Le ultime esclusioni sono state il risultato di prestazioni non in linea con le sue qualità, quindi è un aspetto positivo per il carattere del giocatore, probabilmente andava spronato. Meriti a Fonseca, che è stato troppo criticato fin dall’inizio”.
L’Inter ha battuto l’Arsenal.
“L’Inter ha dimostrato che anche facendo rotazioni è capace di vincere con tutti, perché ha una rosa profonda e di qualità. Questo fa dell’Inter la squadra da battere in Italia”.
A che punto è la Juventus con Thiago Motta?
“La vedo bene, ha ottenuto risultati, ha tutte le carte in regola per essere l’anti-Inter insieme al Napoli. Posto che l’Inter è appunto la favorita. E’ un processo che necessita di tempo, perché il calcio di Motta è diverso da quello di Allegri. E’ nel pieno di un percorso che la porterà a tornare grande. Se non già quest’anno, comunque presto la Juve sarà di nuovo quella che lotta sempre per il titolo”.
Che ne pensa della crescita di Weah, che lei ha portato in Italia come intermediario?
“Per le caratteristiche offensive e per il fatto che nasce attaccante, è stato più semplice imparare a rispettare le consegne nel ruolo di esterno d’attacco piuttosto che da quinto di centrocampo. Poi è normale un periodo di adattamento, giocare alla Juventus è differente rispetto a farlo in altri club, secondo me è stato fin troppo criticato in tal senso. Sta crescendo e farà ancora meglio”.
A proposito di Lille, lei è profondo conoscitore del mercato francese: David può essere un obiettivo reale per le nostre big come Juve o Inter?
“A me sorprende che sia ancora al Lille, innanzitutto. Quando le inglesi puntano un giocatore, per le italiane diventa difficile, questo è appurato. Quindi mi sorprenderebbe se dovesse arrivare in Italia invece che andare in Premier League”.
Akliouche ha davvero fatto brillare gli occhi contro il Bologna. Le italiane sono in ritardo su di lui?
“Premetto che non conosco il suo mercato, ma sono due anni che lo consiglio riguardo ai talenti dalla Francia. Purtroppo c’è questa tendenza a guardare tanto peso e altezza, allora va bene così se vogliono lasciarlo esplodere in Francia… Per le italiane penso sarebbe un giocatore straordinario secondo me, poi bisogna vedere che valutazioni faranno e anche qui se arriveranno concorrenti in particolare dall’Inghilterra, come dicevo per David”.
Quanto è forte la candidatura del Napoli per lo Scudetto?
“E’ una candidata molto seria. Era preventivabile, quando arriva Conte sai già che la sua voglia di vincere e grinta contageranno la squadra e l’ambiente. A Napoli ci vuol davvero poco per accendere l’entusiasmo di una grande tifoseria, in più non fa nemmeno le coppe. Ha il tempo per allenare nel quotidiano e trasmettere le sue idee in tempi brevi”.
Conte fa rendere bene tutti. Anche il vostro Caprile lo ha fatto, in assenza di Meret.
“Elia sta facendo il suo percorso di crescita, deve continuare così. Come ho detto prima, Conte accende l’entusiasmo di tutto l’ambiente, è un piacere per tutti lavorare con lui. Sia per chi gioca tutte le partite che per chi deve farsi trovare pronto quando viene chiamato in causa. Questo aspetto coinvolge tutti gli effettivi della rosa, fra i quali Elia che quando è stato chiamato ha risposto presente”.
Lotta salvezza: quante speranze ha con il colpo Balotelli di risollevarsi?
“Il Genoa ha dimostrato di essere una squadra viva sempre, poi è vero che ha ottenuto pochi risultati, ma ha anche avuto una serie di partite difficili. Il Grifone credo sia una delle candidate forti per salvarsi, poi negli ultimi anni abbiamo visto che non ci sono le squadre materasso, vedi il Frosinone che fino all’ultimo ha sperato di salvarsi. Dovrà sudare, ma ha una rosa di qualità, vediamo se gli infortunati torneranno tutti e se Balotelli diverrà un’arma in più”.
Il vostro Leali lo è, in questo avvio.
“Sono contento per lui, se lo merita. Ha avuto tanti pressioni ad inizio carriera quando veniva etichettato come nuovo Buffon. Ora andrebbe rimarcata la sua qualità, è nel pieno della maturità, ha fatto benissimo ad Ascoli e poi anche l’anno scorso al Genoa quando ha giocato. Sta portando punti, è un ragazzo straordinario che non ha mai mollato”.
Jacopo Martini dall’Inter è andato al Sudtirol.
“E’ un 2004 che sta avendo una traiettoria importante. L’anno scorso si è imposto in C in un ambiente come Foggia, che sappiamo essere tosto. Al Sudtirol si sta ritagliando il suo spazio, ora è cambiato allenatore, c’è un momento di difficoltà, a nemmeno 20 anni comunque ha sempre risposto presente quando è stato usato. Se va avanti così può avere una carriera importante”.
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