L’agente di mercato Danilo Caravello, è intervenuto in esclusiva a Sportitalia per parlare di alcune tematiche legate alle italiane impegnate in Europa e di diversi suoi assistiti.
Quanto ti ha sorpreso la partita del Milan?
“Grandi applausi quindi al Milan ed a Fonseca: ieri sera i rossoneri hanno fatto una partita perfetta. Le nostre squadre, in particolare il Milan, sono molto più adatte a giocare nel palcoscenico europeo che nel campionato italiano. Qui c’è un tatticismo più più elevato, esasperato. Va detto poi che il Milan ha trovato forse il peggior Real Madrid negli ultimi anni, perché è in un pessimo periodo, con probabilmente alcuni problemi all’interno dello spogliatoio e dell’ambiente, con una squadra che prende gol con tanta facilità e non sempre con le squadre forti ed organizzate è possibile rimontare come era già successo col Borussia Dortmund”.
A che punto è la Juventus? E’ sulla strada giusta o manca qualcosa?
“La Juventus sta facendo una crescita graduale per quelli che sono i dettami di Thiago Motta. Magari qualcosina ancora manca, ma la vedo bene sia in Champions che in campionato. Poi ha dovuto fare i conti con infortuni importanti, come quello di un uomo cardine, Bremer. Così come Koopmeiners, rimasto fuori un po’. Non si può avere tutto e subito. A livello di obiettivi è in linea, non mi aspettavo i bianconeri assoluti protagonisti per lo Scudetto, quindi il posto che ha attualmente è giusto”.
L’Inter stasera trova l’Arsenal. Sei d’accordo con Inzaghi che accetta le critiche, ma difende anche il fatto che i nerazzurri abbiano comunque vinto 7 delle ultime 8 partite, pareggiandone una?
“L’Inter è una squadra anagraficamente grande, è passato un anno in più che per me incide tanto. Detto questo, l’Inter ci aveva abituato lo scorso anno a vincere le partite dominando, soprattutto in Italia. Quest’anno non è così perché comunque anche le altre squadre si sono rinforzate e sono cresciute. Teniamo però conto che nell’ultima giornata l’Inter ha avvicinato il Napoli. Non starà entusiasmando, ma come dice giustamente il mister poi le partite le sta portando a casa e non si perde l’obiettivo principale”.
Quale?
“Secondo me è quello di cercare di arrivare di nuovo fino in fondo alla Champions, oltre al campionato. L‘Inter rimane la grande favorita sia per lo Scudetto, ma è anche la squadra italiana più attrezzata per giocarsela in Europa. Questa nuova formula per il torneo mi piace molto di più perché è imprevedibile, ti tiene fino all’ultimo sul pezzo e si incontrano tante squadre. E capitano scivoloni come quelli di Real e City”.
Quante squadre vedi sopra all’Inter?
“Al di là dei periodi, penso che Real Madrid, Manchester City, Liverpool e Bayern Monaco siano ancora un gradino sopra all’Inter. Ma negli scorsi anni ha dimostrato che può giocarsela tutte”.
Inter, Juventus e Milan: da chi ti aspetti di più sul mercato?
“Penso che il mercato delle top italiane che hai nominato sia necessariamente sacrificato sull’altare dei bilanci. Non mi aspetto quindi grandi colpi perché sono tutte molto attente agli equilibri. Ci si muove a gennaio se ci sono necessità, come quella che ha la Juve per sostituire Bremer: ecco, mi aspetto che possa arrivare un difensore all’altezza per sostituirlo”.
Scendiamo in B: il Pisa tiene botta e vince a Cremona. Chi ti sta sorprendendo di più?
“Sicuramente il Pisa mi sta sorprendendo per il posto che occupa in classifica fin dall’inizio del campionato. Anche se non lo ritengo casuale: con l’arrivo di Pippo Inzaghi la rosa si è rinforzata ulteriormente sia in panchina che in campo e il Pisa quest’anno è tornato a recitare un ruolo da protagonista. Dall’anno della finale persa con il Monza non era più riuscito a stare nelle due o tre posizioni di vetta, quest’anno la vedo ben inquadrata per arrivare fino in fondo. Poi mi sorprende lo Spezia, faccio i complimenti alla società ed al tecnico D’Angelo, al direttore sportivo Stefano Melissano che pur riducendo il budget ha saputo puntare su giovani e giocatori consolidati. Stanno facendo qualcosa di molto, molto importante. Certo, poi mi aspetto che certe corazzate vengano fuori, vedi il Palermo e la Cremonese, quando sapranno trovare continuità”.
Pigliacelli sta stupendo ancora.
“Sta dimostrando una volta di essere uno dei 2-3 migliori portieri della categoria. In pochissimo tempo anche Catanzaro è riuscito ad entrare nel cuore dei tifosi, ad essere una garanzia ed una sicurezza in campo e fuori. Credo che agli occhi di tanti sia un portiere un po’ sottovalutato per quello che è il suo rendimento ogni anno, per quello che ha lasciato in ogni posto dove ha giocato. Sia come rendimento in campo, sia come personalità nello spogliatoio. Per me non è una sorpresa come non è una sorpresa per chi lo ha voluto prendere, nello specifico Ciro Polito ed il mister Caserta”.
Perché è sottovalutato?
“Forse per i 2-3 centimetri che possono mancare per essere quel portiere che riempie la porta, però oggi il Pigliacelli dimostra ancora una volta una personalità incredibile, un carisma da leader, dei piedi da mediano. Ed in porta para”.
Soddisfatti della scelta di D’Alessio con il Cittadella, dopo la Roma?
“Andare a Cittadella, soprattutto nel campionato di Serie B, è la scelta migliore che si possa fare. E’ un ambiente dove si fa calcio, dove si lavora bene e dove un giovane può crescere. Un giovane deve poter anche sbagliare, gli si deve dare tempo e modo di poter imparare. A Cittadella non si guarda la carta d’identità: se un giocatore è bravo e dimostra di valere, non hanno problemi a metterlo in campo, come sta accadendo anche a Francesco D’Alessio”.
Tumminello al Crotone?
“E’ già a 4 reti, è un attaccante top per la categoria, mi auguro che sia il suo ultimo anno in C perché ha superato gli infortuni e penso meriti di giocare ad un livello superiore”.
Su Ianesi al Pontedera?
“E’ un 2002 che ha già fatto 4 gol e 2 assist, lo scorso anno non è riuscito ad incastrarsi in qualche club di B. Dato che nessuno ci puntava sul serio, ha scelto di rimanere e migliorare ancora”.
Su Berra, siete soddisfatti di questo inizio?
“Sì, a Benevento sta facendo un campionato straordinario per il rendimento e personalità. Infatti è diventato il capitano e rispecchia per me tutti i valori necessari in campo e fuori, in un ruolo non suo. Sta dimostrando un valore che eccelle in tutta la categoria”.
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