Incredibile ma vero, Jannik Sinner finisce nel mirino della critica, e non per il caso Clostebol: c’entra Roger Federer, cosa è successo
Essere il migliore al mondo, il numero uno della classifica ATP, comporta inevitabilmente delle critiche. Più si è importanti, più si è sotto le luci dei riflettori, più si è esposti al giudizio altrui. È l’ineluttabile destino che attende chi è dotato di un grande talento e sa come sfruttarlo. Lo sta imparando a sue spese Jannik Sinner, il numero uno del tennis mondiale. Mai come in questo 2024 in cui la sua scalata è diventata inarrestabile sono infatti piovute sull’azzurro critiche, anche piuttosto gratuite e meschine, contro le sue scelte e il suo comportamento. A far infuriare i tifosi è stato però l’ultimo giudizio negativo rivolto al tennista di Val Pusteria. Un attacco frontale arrivato ‘per colpa’ di Roger Federer.
L’ex tennista elvetico è una delle massime fonti di ispirazione per il nostro portacolori. Lo ha più volte ammesso lo stesso Sinner. Per quanto a livello tecnico i due non abbiano molto in comune, nel modo di stare in campo e di porsi con i tifosi e i rivali Jannik ha preso molto da Re Roger.
Fair play, buone maniere, compostezza nel parlare e anche un briciolo di diplomazia di troppo sono gli ingredienti che hanno fatto in passato di Federer un beniamino per la gran parte degli appassionati di tennis. Ingredienti che Sinner, per natura o per emulazione, ha fatto propri, come dimostrato anche in questi mesi non proprio semplici per lui dal punto di vista mediatico. Ma questa sua purezza estrema non piace evidentemente a tutti, come dimostrato dalle ultime durissime dichiarazioni arrivate contro l’azzurro in queste ore. Parole assurde che hanno fatto infuriare i tifosi del tennista italiano.
C’è chi crede che Sinner sia troppo aderente al politicamente corretto. Un po’ come è stato, ed è tutt’oggi, Roger Federer. “Vuoi essere come lui che dice sempre le cose per bene, ma ci sono casi in cui bisogna ammettere la verità, soprattutto quando è palese“, è la critica piovuta incredibilmente sul numero uno al mondo in questi giorni.
A muoverla è stato, in particolare, Rannae Stubbs, ex numero uno in doppio nel Tour WTA. Alla famosa ex tennista australiana non sono andate giù, in questo caso, le dichiarazioni di Sinner riguardanti uno specifico argomento: il Six Kings Slam. Parole in un certo senso figlie di quella diplomazia estrema che ha sempre contraddistinto personaggi come Federer.
Mentre altri tennisti del circuito hanno infatti ammesso in maniera piuttosto franca di aver accettato di partecipare al ricchissimo torneo di esibizione saudita soprattutto per il favoloso premio in denaro (si vedano le parole di Alcaraz in tal senso), Sinner non ha voluto essere così esplicito e ha cercato di spostare l’obiettivo su altre motivazioni, magari non false, ma sicuramente di secondo piano.
Questo almeno è il pensiero di Stubbs, che avrebbe preferito da parte di Jannik una dichiarazione in questo caso più franca: “Bastava dire ‘è stato interessante andare a giocare lì, ci pagavano molto e quindi ci sono andato’“. Un giudizio rispettabile che ha trovato d’accordo anche altri osservatori e appassionati di tennis. La sensazione però è che da questo punto di vista difficilmente Sinner potrà cambiare in futuro, piaccia o meno. E probabilmente è giusto così.
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