Dopo la 7^ vittoria consecutiva della sua Fiorentina contro il Torino, nuovamente per 1-0, Raffaele Palladino ha parlato in conferenza stampa.
Che effetto fa vedervi così in alto in classifica?
“Fa un certo effetto, mi fa piacere che i ragazzi guardino la classifica anche se gli dico di non farlo. Dobbiamo pensare solo una gara alla volta, e dobbiamo sempre migliorare: oggi abbiamo vinto, ma non abbiamo giocato come piace a me. Nel secondo tempo abbiamo rinunciato un po’ a giocare, lo dico dopo una vittoria. Venivamo da due trasferte difficili, giocare a Genova e Torino era dispendioso. Ma mi è piaciuto lo spirito di squadra, dobbiamo cavalcare questo entusiasmo e pensiamo subito alla Conference“.
A Genova è stato decisivo De Gea, oggi Kean
“Avere giocatori di spessore fanno la differenza, queste gare le vinci con scaltrezza. E questi giocatori speciali tirano fuori dal cilindro delle giocate che valgono qualcosa in più. Noi allenatori siamo felici di avere questi giocatori…Ma oggi mi è piaciuta tutta la squadra, c’è stata anche sofferenza. Ora recuperiamo le forze per l’Europa“.
È una bella soddisfazione la crescita di Comuzzo? E Adli come sta?
“Non è il singolo, ma l’atteggiamento di tutta la squadra tra chi gioca dall’inizio e chi subentra. Abbiamo fuori ancora diversi giocatori, ho bisogno di tutti e non dobbiamo perdere nessuno. La fase difensiva dipende da tutta la squadra. Adli aveva un fastidio alla coscia, dopo Marassi sentiva dolore e lo abbiamo preservato, ma oggi è entrato bene“.
Come si mantiene l’equilibrio?
“Le sfumature fanno capire quanto sia competitivo il gruppo. Volevo lasciare libero domani, il gruppo non ha voluto e domani si allenano: fa capire quanto siano sul pezzo e quanto vogliano competere e migliorarsi. E’ una bella soddisfazione. E ringrazio anche i tifosi, erano in tanti ed è stato bello: la vittoria è per loro“.
Il Torino vi ha messo in difficoltà nella ripresa?
“Non è che non mi sia piaciuta la mia squadra, ma bisogna capire che non puoi solo difenderti. Siamo stati un po’ rinunciatari, ma ci sta per le tante partite. Non sono preoccupato, è merito anche del Toro: potevano metterci in difficoltà, ma siamo stati bravi a centrare una grande vittoria“.
Questa squadra ha gli anticorpi giusti per restare in quota?
“Per me sì, lo dimostra ogni giorno con la mentalità e con la competizione. Vedi come preparano le partite, come sono attenti ai particolari. Io potrei non allenare più, sono talmente bravi loro a trovare soluzioni e mi lasciano tranquillo. Ma voglio dire che non abbiamo fatto niente, è un bel momento e nemmeno io mi aspettavo di cavalcare questo entusiasmo. Si è creata magia nello spogliatoio, ma non caliamo nemmeno di mezzo centimetro. Le gare sono complicate, dobbiamo rimanere umili e pensare una gara per volta cercando di stupire tutti quanti. Nessuno si sarebbe aspettato questa situazione…“.
Oggi Ranieri si è esaltato…
“Si esalta nelle cose che fa, deve sempre stare acceso. Non gli ho dato la fascia perché fa queste cose, ma senza Quarta e Biraghi la fascia va a lui“.
E su Bove?
“Può giocare ovunque, è straordinario e può anche giocare sotto punta. In base alla partita, scelgo la sua posizione. Per me non ha un ruolo preciso, può giocare a due, a tre, da play o da esterno per venire dentro. I giocatori intelligenti non hanno un solo ruolo, dipende dalle caratteristiche. E lui può giocare in tante posizioni“.
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