Non si spengono le polemiche scatenate dal caso Jannik Sinner: volano parole pesanti dopo il sorprendente verdetto
In questa stagione che volge al termine Jannik Sinner ha avuto pochissimi avversari. Solo Carlos Alcaraz, numero 2 del mondo, è riuscito a batterlo più di una volta, per la precisione tre su tre confronti diretti. Tuttavia il numero 1 del ranking Atp ha incominciato a invertire il trend superando il 21enne spagnolo nella finale del ricchissimo ‘Six Kings Slam’ (con la vittoria Jannik si è messo in tasca un assegno da 6 milioni di dollari).
Tuttavia, c’è stato un altro avversario, subdolo e invisibile a occhio nudo, che è riuscito nell’impresa di mandare al tappeto il 23enne di San Candido. Un virus intestinale, infatti, ha costretto Jannik Sinner a dare forfait al Masters 1000 di Parigi-Bercy, l’ultimo della stagione, dove con molta probabilità si sarebbe rinnovato il duello tra i numeri 1 e 2 del ranking Atp.
Ma niente paura. La presenza di Jannik Sinner alle Atp Finals di Torino e alle Finali di Coppa Davis non è in discussione. Dunque, il 23 campione altoatesino sarà il grande protagonista anche nel rush finale di una stagione che lo ha visto conquistare due Major (Australian Open e Us Open). Eppure, non tutti la pensano così. Non manca, infatti, chi non risparmia critiche al numero 1 del mondo scatenando di conseguenza la reazione sopra le righe di un esperto della racchetta.
Duro affondo contro Kafelnikov dopo le parole su Sinner: “È una c***ta”
A dispetto di un 2024 da favola, come detto, non manca chi riserva velenose stilettate al campione di San Candido vuoi per la vicenda Clostebol, come Nick Kyrgios, vuoi addirittura per il suo stile di gioco come l’ex numero uno del mondo Evgenij Kafelnikov.
ll vincitore del Roland Garrons (1996) e degli Australian Open (1999), nel corso del podcast “Best Tennis”, ha bollato come unidimensionale il modo di giocare di Sinner in quanto quest’ultimo esegue sempre gli stessi colpi e non varia mai il suo gioco e, pertanto, ricorda tennisti del passato come Dominic Hrbaty e Thomas Johansson.
Parole, a dir poco, sorprendenti che inevitabilmente hanno provocato la replica del giornalista Dario Puppo che, nel corso del consueto podcast su Oasport, non ha usato giri di parole: “Hrbaty era un recordman contro i numeri uno e poi voglio dire che Thomas Johansson non c’entra nulla con Sinner. Se sei stato numero uno, non significa che puoi dire quello che ti pare, una caz** resta una cazz**“. Game, set, match per Jannik Sinner.