Roma, è una resa incondizionata: ora che fa il club?

È una resa incondizionata e della quale, ad essere nei panni soprattutto dei giocatori, c’è da vergognarsi: la Roma perde 5 a 1 contro la Fiorentina, al termine di una partita nella quale i giallorossi hanno toccato davvero il fondo.

È difficile parlare di scelte, sistemi di gioco o giocatori, quando si vede una squadra affondare in questo modo. È chiaro che ci sono problemi ben più profondi di motivazioni che si potrebbero risolvere con una scelta da parte di Juric nella prossima sfida prevista giovedì contro il Torino. Appare normale chiedersi se contro i granata ci sarà ancora lo stesso allenatore, che pure sembra ingiudicabile per la situazione che si è trovato a gestire nella Capitale. Quando però si vede una squadra (non) giocare in questo modo, urge solitamente una riunione interna per capire cosa realmente possa fare invertire la rotta. Se i rumors su un ritorno di De Rossi si sprecano, un motivo ci sarà, posto che va capito che cosa ne pensi DDR di un eventuale ritorno, dopo il modo con il quale è stato trattato al momento dell’esonero.

Da parte sua Juric conferma di non voler mollare: l’ex tecnico di Verona e Torino è alla sua grande occasione nella carriera di allenatore e per indole e carattere non è verosimile che molli di fronte alle pur enormi difficoltà. Insomma, finché avrà tempo, il croato ci proverà sempre a risollevare una squadra che non sembra voler essere risollevata. Le colpe sono da dividere fra tanti e francamente Juric sembra l’ultimo in questa scala, seppur non esente lui stesso da responsabilità, chiaramente. Pima di tutto per la gestione dello spogliatoio, anche ieri infatti sono circolate voci di diverbi con i giocatori. Una situazione non facile per i giallorossi ed ora i Friedkin dovranno necessariamente prendere in mano la situazione e capire come muoversi, prima che sia troppo tardi per raddrizzare una stagione nata male e che sta proseguendo peggio.

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