Arriva un terremoto per un big della Formula 1, con un annuncio che lascia poco spazio alle interpretazioni: un vero disastro
La stagione si sta avviando al termine e ci sono ancora dei verdetti da esprimere, ma per qualcuno è solo un’agonia che si trascina da mesi. Un vero percorso ad ostacoli con pochissime finestre di luce. Risultati negativi che possono costargli il posto.
La Formula 1 è sbarcata in Messico dopo il week end in Texas, con ancora molte cose da dire sia nel campionato piloti che in quello costruttori. Resta da capire chi potrà aggiudicarsi il titolo in entrambe le competizioni, con la Ferrari in grande crescita e con Verstappen protetto da un vantaggio importante su Norris. Tutti si chiedono come andrà a finire ma di certo per quello che sta emergendo la Red Bull non è più la macchina da battere. Se Super Max riuscirà a mantenere un vantaggio sufficiente sugli inseguitori sarà solo e soltanto per merito suo.
Dopo la sentenza della FIA sul caso T-Tray, ovvero nessuna sanzione ma irregolarità accertata e conseguente modifica del fondo vettura, la RB20 non viaggia più come prima. Di certo un bel grattacapo per gli ingegneri e per i piloti, soprattutto per chi come Perez deve cercare di ricostruire un feeling mai nato quest’anno. A Città del Messico il grande atteso era lui, in passato sempre competitivo sulla pista di casa e in grado di dare del filo da torcere anche al compagno di squadra.
Per Checo Perez la stagione è stata a dir poco da dimenticare, con una serie di risultati imbarazzanti e un distacco troppo ampio da Verstappen per essere giustificato. Lo scorso anno il suo rinnovo era rimasto in bilico sino all’ultimo, poi la conquista del Campionato Costruttori aveva convinto Horner e Marko a dargli la chance del rinnovo. La firma sembra averlo imbolsito, ma a dire il vero le responsabilità non sono soltanto le sue.
Parlando in conferenza stampa prima del GP di casa, Perez ha ammesso: “So di aver avuto una stagione terribile, molto difficile“. Poi aggiunge: “È ovvio che quando hai una macchina molto difficile da guidare, commetti errori in sequenza e pensi solo a come ottimizzare l’auto“.
Non tutti dentro l’ambiente Red Bull lo hanno scaricato, anzi c’è chi gli è stato anche molto vicino.
“Alcuni ingegneri del team mi hanno detto: ‘Abbiamo trovato il problema, sappiamo perché hai faticato così tanto quindi ora risolviamo e andiamo avanti’. È stato bello“. Di certo con un sostegno maggiore anche Perez può uscire dalla sua crisi.
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