Dopo la seconda roboante seconda vittoria consecutiva addirittura contro la Roma, il tecnico della Fiorentina Raffaele Palladino ha parlato in conferenza stampa.
Come ha trasformato i suoi giocatori in quest’ultimo mese?
“Un po’ in tutto. Consapevolezza, atteggiamento, spirito di squadra, forma fisica, qualità tecniche… Si incastra un po’ tutto come un puzzle, vedi la squadra crescere piano piano. Lo dicevo già da agosto, quando i giudizi erano diversi, perché vedevo i ragazzi negli allenamenti. Ora tutto questo entusiasmo dobbiamo un po’ tenerlo a bada: fa piacere il grande clima di elogi, ma dobbiamo rimanere umili, mantenendo questo atteggiamento come stasera, da grande squadra. Abbiamo messo in difficoltà una squadra molto forte, mi interessa si vada avanti così, lavorando e rimanendo sul pezzo perché tra tre giorni si gioca a Genova“.
L’asticella si è alzata?
“L’obiettivo di questa squadra non c’è, bisogna continuare a lavorare ogni giorno. Non alziamo asticelle, continuiamo a volare bassi perché è un campionato difficile, equilibrato e strano. Solo con le cose viste stasera possiamo toglierci grandi soddisfazioni“.
Dove si posiziona questa vittoria nella sua carriera?
“Direi una bugia se non dicessi che sono felice. Avevo chiesto ai ragazzi una grande prestazione e l’hanno fatta, mi hanno regalato una grande gioia. A fine partita li ho riuniti a centrocampo e ho detto loro che questa è stata la vittoria più bella tra quelle che ho fatto in Serie A. Davvero una grande partita. Però arriveranno momenti in cui non ci riuscirà tutto e lì servirà equilibrio“.
Un giudizio su Comuzzo? E come sta dopo la botta?
“Sapete che non mi piace parlare di singoli, ma stasera ho capito che è davvero un grande difensore. È il più giovane della squadra e ha vinto ogni duello con Dovbyk, giocando da veterano. Continua a crescere, dal primo giorno ho capito che poteva fare la Serie A e fare tanto, quindi l’ho schierato. Lui poi non si emoziona, è molto freddo, sembra quasi un ‘vecchio’. Mi fa piacere che lo elogino, continui a lavorare che può crescere tanto”.
Che cosa significava questa partita per Bove?
“Edo ovviamente questa settimana era carico, ci ha dato una mano anche con le strategie interne della Roma, mi ha parlato tanto delle caratteristiche dei vari giocatori. Ci siamo confrontati. Da ex Roma ci teneva in modo particolare e stasera ha fatto una partita fantastica: se lo merita, stravedo per lui“.
Qualcuno che l’ha sorpresa in quanto a crescita?
“Tutti. La dimostrazione sono i nove undicesimi cambiati da giovedì a oggi, mantenere l’identità non è facile e invece è la dimostrazione che tutti stanno crescendo e che il contesto funziona. Posso cambiarne anche undici adesso e la squadra gira. Dobbiamo continuare così“.
Come giudicare l’avvio di stagione?
“Da quelle difficoltà arriva la rinascita della Fiorentina. Nelle difficoltà si cresce, abbiamo cambiato sistema e modificato alcuni principi di gioco. L’allenatore non deve essere integralista, ma mettere a proprio agio i giocatori per fare bene e questo è successo“.
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