Alex Zanardi, com’è la sua vita oggi: pregano i tifosi

A più di quattro anni dal terribile incidente in handbike, ecco com’è la vita del mai dimenticato Alex Zanardi

La vita di Alex Zanardi si è fermata (di nuovo) il 19 giugno del 2020, giorno del terribile incidente in handbike a Pienza, in Toscana. Sono passati più di 4 anni e il tempo sembra davvero aver fermato il suo inesorabile scorrere.

Zanardi com'è sua vita oggi
Zanardi, ecco com’è la sua vita (Foto Ansa) – Sportitalia.it

L’ultima durissima prova cui lo ha sottoposto un beffardo e atroce destino che non gli ha risparmiato nulla: dalla perdita dell’amata sorella, a causa di un incidente stradale, quando era appena un adolescente allo spaventoso incidente, il 15 settembre del 2001, al Lausitzring.

Una pozza d’olio lo fa andare in testacoda mentre sopraggiunge Alex Tagliani che lo centra in pieno. L’impatto è devastante, la diagnosi agghiacciante: amputazione degli arti inferiori ma la vita è salva grazie anche al tempestivo intervento dei soccorritori. Il primo ‘pit stop’ che lo ha piegato nel fisico ma che, certo, non lo ha fiaccato nello spirito. Ecco perché Alex Zanardi è sempre nel cuore dei suoi fan che, però, vista la cortina del silenzio che è calata sulle sue condizioni, sempre più preoccupati si chiedono come oggi sia la sua vita.

Alex Zanardi: il ritorno a casa, circondato dal calore familiare

Dopo mesi trascorsi in vari ospedali, dal dicembre del 2021, Alex Zanardi è tornato a casa dove è amorevolmente assistito dalla moglie Daniela e dal figlio Niccolò. Nessuna apparizione pubblica, solo il calore dei suoi affetti più cari, da sempre l’unico balsamo in grado di lenire anche il più lancinante dolore.

Alex Zanardi sorride
Il mai dimenticato Alex Zanardi (Foto Ansa)-Sportitalia.it

Figlio di un idraulico e una sarta (Dino e Anna) e con la passione per i motori che sviluppa sin da bambino, l’ex driver di Formula 1 ha la competizione nel sangue. E così, dopo lo stop alla sua carriera da pilota per il succitato incidente al Lausitzring, Alex si è reinventato atleta paralimpico della handbike, con la scintilla che è scoccata alla maratona di New York del 2007 dove si classifica quarto.

Da quel momento in poi l’ascesa di Zanardi nello sport paralimpico è inarrestabile. Dopo il debutto boom ai mondiali del 2011, dove si mette al collo la medaglia d’argento, Alex si consacra alle Olimpiadi di Londra 2012 dove conquista due ori, nella prova in linea e nella cronometro, e l’argento nella staffetta. Stesso bottino di medaglie, quattro anni dopo, a Rio de Janeiro, che si aggiunge ai 12 ori, 4 argenti e un bronzo mondiali.

Insomma, la dimostrazione che l’ex campione CART, nel 1997 e nel 1998, non si è mai arreso ma si è sempre rialzato ogni volta che la vita lo ha ‘mandato al tappeto’. Anche per questo una personalità come Zanardi manca ai suoi fan, e non solo, che sono in trepidante attesa di notizie sul suo stato di salute.

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