Jannik Sinner, Carlos Alcaraz ed il resto dei loro colleghi si avviano verso un importante cambiamento: svolta definitiva, adesso è ufficiale
Se non si tratta di un vero cambiamento epocale allora poco ci manca. Fatto sta, però, che la maggior parte dei tennisti ancora fa fatica a credere alle ultime novità che avverranno, in questo sport, a partire dal prossimo anno. Il comunicato ufficiale, infatti, arriva direttamente dall’ITF.
A quanto pare è stato dato il “via libera” definitivo per quanto riguarda il coaching in tutti i tornei. Decisione che, a dire il vero, non è stata particolarmente accolta da alcuni atleti. Gli stessi che hanno espresso il loro dissenso con alcuni post pubblicati sui social. Dopo una serie di esperimenti (effettuati in qualche slam e tornei ATP) adesso si sta andando verso questa direzione. Anche nel tennis giovanile verrà attuato tutto ciò.
Anche se, a detta di alcuni, la notizia era già nell’aria e mancava solamente l’ufficialità. Soprattutto per la direzione che avevano preso determinate partite. Il tutto partirà dal 1° gennaio del 2025. In tutti i tornei, quindi, sarà consentito il “coaching”. In cosa consiste? Non è altro che una consulenza tecnico/psicologica dell’allenatore nei confronti del suo giocatore.
Svolta nel tennis, da gennaio spazio al “coaching”: polemiche
Una decisione che è stata presa, in maniera ufficiale, dopo una assemblea generale annuale che si è tenuta tra i vertici alti dell’ITF. Per questi ultimi non ci sono dubbi: in questo modo il mondo del tennis sarà molto più equo ed, allo stesso tempo, divertente. Come riportato in precedenza, però, non tutti gli addetti ai lavori sono contenti di questa nuova decisione.
Queste le novità che porterà il ‘coaching’ a partire dal prossimo anno: sarà consentito da fuori campo in tutti gli eventi, negli eventi a squadre sarà il capitano a fornire coaching secondo le regole stabilite, l’utilizzo di tecnologie sarà consentito durante i momenti di coaching consentiti. Non verrà mai utilizzato durante il gioco, la comunicazione sarà solo ed esclusivamente verbale, deve essere breve e discreto. Quest’ultimo punto, però, non varrà durante le pause di gioco.