Lacrime per Marco Simoncelli con un forte gesto di tributo nei suoi confronti a tredici anni dalla sua scomparsa. Brividi tra i tifosi
Giorni di lacrime e ricordi per Marco Simoncelli, avviene ogni anno quando si è in prossimità del 23 ottobre. Ne sono passati già tredici da quel drammatico giorno di autunno in cui perse tragicamente la vita il Sic, come lo chiamavano tutti. Il campione di Moto GP si spense a causa di un bruttissimo incidente durante il Gran Premio della Malesia, a 24 anni. Era domenica 23 ottobre quando nella mattinata italiana arrivò la tragica notizia dell’addio dell’italiano.
Una vera e propria tragedia consumatasi in pista, nei primi giri del GP sul circuito di Sepang quando Simoncelli perse il controllo della sua moto e venne investito dai piloti che gli erano dietro. L’impatto fu fatale e il Sic perderà la vita a causa delle lesioni e i traumi riportati. Fu un giorno di lutto per l’intero mondo sportivo italiano, ricordato anche sui diversi campi di calcio dove si disputavano le partite di serie A.
In questi giorni è caduto l’anniversario della sua scomparsa ed è stato ricordato da diversi fan ma anche dal mondo del motorsport in generale. L’omaggio è da brividi e ha commosso i tifosi.
Ci riferiamo al post da parte dell’account ufficiale della MotoGP che ha ricordato mercoledì scorso il Sic nel giorno della sua scomparsa. “Amato e mancato in egual misura. Pensando al nostro amico Marco Simoncelli oggi, 13 anni dopo“, recita la didascalia della foto pubblicata. A corredo c’è anche l’hashtag: “Sempre nel cuore”. Tantissimi i like, i commenti e i repost segno di come Simoncelli sia nel cuore ancora di tutti gli appassionati ancora oggi. Un amore infinito che nota anche papà Paolo, che nel corso degli anni ha sempre raccontato il figlio, tramandando la sua eredità.
Simoncelli era diventato popolare e amato non solo per il campione che era in pista ma anche per il personaggio che si era ritagliato fuori, con la sua capigliatura inconfondibile. Era sempre sorridente, spontaneo e con la battuta pronta. Era diventato campione del mondo nella classe 250 nel 2008 e in forte ascesa. Basti pensare che la settimana prima della morte era arrivato secondo al Gran Premio d’Australia per la prima volta in carriera. Il suo sogno era quello di vincerne uno, cosa che sarebbe potuta accadere da lì a poco. Negli anni a venire avrebbe potuto rappresentare il futuro della MotoGP, avendo appena 24 anni. Il destino purtroppo non ha voluto così.
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