Il numero 1 del tennis, Jannik Sinner, è sempre sotto i riflettori. Il commento non lascia spazio a dubbi: “Lo ha sgretolato”
Nel fantastico 2024 di Jannik Sinner che lo ha visto raggiungere il primo posto nel ranking Atp e vincere due titoli dello Slam, Australian Open e Us Open, c’è una sola macchia. In quest’anno che volge al termine l’altoatesino in tre occasioni è sempre uscito sconfitto dal confronto con Carlos Alcaraz.
In una stagione in cui Sinner non ha praticamente avuto rivali, dunque, lo spagnolo è stato capace di batterlo addirittura tutte le volte in cui si sono trovati su un campo da tennis in gare ufficiali. Insomma, il numero 2 del mondo è la bestia nera del campione di San Candido.
Ma non è tutto. L’ultimo atto del torneo-esibizione ‘Six Kings Slam’ di Riyadh ha visto contendersi la vittoria, e il relativo sontuoso premio di 6 milioni di dollari, proprio i due talenti della racchetta che promettono di dare vita a una rivalità che non ha nulla da invidiare a quelle che hanno fatto la storia del tennis.
Un match che non metteva in palio punti per il ranking Atp ma per quanto detto sopra non meno sentito di uno ‘ufficiale’ tanto che i due sul cemento di Riyadh non si sono affatto risparmiati. Anzi, come si suol dire, è stata partita vera.
Al quarto tentativo Jannik Sinner è riuscito a battere Carlos Alcaraz che nei tre precedenti confronti lo aveva sempre sconfitto. L’ennesimo trionfo del 23enne di San Candido è stato analizzato dal giornalista di Eurosport, Massimiliano Ambesi, ospite di TennisMania, andato on line sul canale YouTube di OA Sport e condotto da Dario Puppo e Guido Monaco.
“La sensazione che ho avuto ieri è stata quella di un grosso muro, il muro Alcaraz, che gioco dopo gioco veniva sgretolato, fino ad essere distrutto nel terzo set”, il lapidario commento dell’esperto di tennis di Eurosport.
Un giudizio che Ambesi ha poi argomentato sottolineando che “per la prima volta nei match contro Alcaraz di quest’anno si è vista una superiorità importante di Sinner, che magari non ha concretizzato in diverse occasioni, ma ha avuto in mano il pallino della partita. Io credo che su questa superficie, ma già lo sapevamo, Sinner ha margine rispetto agli avversari ma davvero avere la meglio su Sinner su questa superficie veloce, indoor, è oltremodo complicato“.
Tuttavia, Ambesi non nasconde il fatto che il torneo di Riyadh in quanto esibizione lascia il tempo che trova. Eppure, “questo torneo conta il giusto, alla fine lo vince battendo i più forti al mondo, che cosa si può aggiungere? Questo è un fuoriclasse. Stop“. Come si fa a non essere d’accordo?
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