Arriva una novità molto importante per Matteo Berrettini: adesso è ufficiale, il tennista romano ha sciolto le riserve
Per Matteo Berrettini arriva la svolta che tutti stavano aspettando. Adesso è ufficiale. Dopo settimane di discussioni, l’azzurro ha deciso di spazzare via ogni dubbio, regalando ai propri tifosi una nuova gioia in una stagione ricca di momenti emozionanti ma anche di improvvise difficoltà, come d’altronde era prevedibile potesse essere. Riuscire a ritrovare la continuità di un tempo dopo un’annata negativa come quella 2023 era infatti solo una flebile speranza, spazzata via da una realtà ben più cinica.
In questo finale di 2024, però, Berrettini vuole regalarsi ancora una chance di esultare. Considerando che ormai al termine della stagione mancano pochi tornei, l’azzurro non vuole lasciarsi sfuggire nessuna possibilità di ritrovare punti e vittorie pesanti. Ha quindi accettato di prendere parte all’ATP 500 di Vienna, nell’edizione del cinquantenario del torneo, tra i grandi classici della stagione indoor.
Con un tabellone alleggerito dalle assenze di tutti i primi della classifica, compreso il campione in carica Sinner, Berrettini pur non partendo tra i favoriti può ambire a un percorso discretamente lungo, visto e considerato che si trova dalla parte di tabellone opposta rispetto alla testa di serie numero uno, Zverev. Un piccolo aiuto della fortuna che potrebbe, chissà, magari ingolosire l’azzurro e portarlo anche ad ambire alla vittoria finale in un torneo che già in passato gli ha regalato qualche soddisfazione.
Berrettini, adesso è ufficiale: a Vienna ci sarà anche lui in tabellone
Sarà dunque l’ex numero 6 al mondo a guidare la truppa degli italiani in quel di Vienna. Una truppa, come sempre, piuttosto cospicua. Con lui prenderanno parte al torneo anche Lorenzo Musetti, Flavio Cobolli, Luciano Darderi e Lorenzo Sonego.
Una grande occasione per gli italiani di poter conquistare punti preziosi in classifica e di poter insidiare i migliori del torneo, considerando che, di grandi nomi del circuito, oltre a Zverev c’è una vera e propria latitanza in questa edizione: la seconda testa di serie del seeding è De Minaur, seguito da Dimitrov, Paul, Tiafoe e lo stesso Musetti. Giocatori di talento ma non certo imbattibili.
Motivo in più per crederci. Matteo Berrettini ha il dovere di presentarsi ai nastri di partenza più carico che mai. Anche perché da queste parti nel 2019 si spinse fino alle semifinali, perdendo contro il padrone di casa Dominc Thiem, peraltro presente a sua volta nel tabellone e al passo d’addio: l’austriaco chiuderà qui la sua carriera, a soli 31 anni, e difficilmente potrà farlo andando oltre una mera e simbolica partecipazione.
Per quanto riguarda l’azzurro, il percorso sulla carta non è infatti complicatissimo: al primo turno dovrà vedersela con l’ungherese Fucsovics, arrivato dalle qualificazioni, per poi eventualmente incrociare Tiafoe al secondo turno, nella zona di tabellone presidiata da Tommy Paul e da De Minaur per un’eventuale semifinale. Insomma, non un cammino agevole ma nemmeno insormontabile. Sognare, mai come in questo caso, non costa davvero nulla.