Sofferenza in bicicletta, è quello che racconta un noto atleta: il protagonista del racconto è Tadej Pogacar. L’aneddoto arriva dagli USA
Non tutti possono vantarsi di fare un giro in bicicletta con chi ne ha fatto un culto e ne è campione assoluto come Tadej Pogacar. Il 26enne sloveno è il vincitore del Giro d’Italia di quest’anno, ma anche del Tour de France, del campionato del mondo e del Giro di Lombardia. I successi aumentano di competizione in competizione. Su strada non lo ferma nessuno, nemmeno chi è abituato a correre in pista a velocità impensabili.
Il riferimento in questo caso è a Carlos Sainz. Durante la pausa autunnale del Mondiale di F1 del 2024, il pilota spagnolo della Ferrari ha trascorso le vacanze, concedendosi anche a qualche attività decisamente fuori dall’ordinario come una passeggiata in bicicletta con lo stesso Pogacar. È probabile che abbia sottovalutato il faticoso impegno, contando su un fisico preparato e atletico, messo a dura prova nei vari GP.
Tuttavia, la strada è diversa. Carlos Sainz ha percorso quella del Principato di Monaco con un gruppo di amici, fra cui Pogacar, impegnato in una sgambata d’allenamento. La stessa sensazione non l’ha però avuta il ferrarista. Infatti, intervenuto in conferenza stampa dedicata ai piloti dagli Stati Uniti a margine dell’ultimo Gp, il madrileno ha raccontato l’esperienza, filmata e trasmessa anche sul proprio canale YouTube.
Carlos Sainz in bici con Tadej Pogacar: “Ho sofferto”, il racconto del campione
A domanda diretta sull’allenamento in bicicletta con il numero uno al mondo, il pilota della Ferrari ha evitato il verbo “confrontare”, siccome la differenza è davvero troppa: “Accanto a lui ho sofferto. Tra l’altro è in una forma incredibile e in un momento pazzesco, infatti sta dominando nel ciclismo. Ho avuto la brillante idea di fare un giro con lui in una sessione d’allenamento di recupero. Per me è stata la corsa più dura della mia vita”.
Carlos Sainz racconta che la sua frequenza cardiaca – per rendere comprensibile il paragone – è stata tutto il tempo nella zona 4 e 5, ovvero l’80%-90% della frequenza massima di sforzo.
Lui stesso è apparso incredulo descrivendo la situazione, e al contempo ammirato per i riflessi e la qualità di un collega di tale livello: “Quello che fa in bicicletta è semplicemente incredibile. Chiunque abbia mai guidato una bici prima, non riesce nemmeno ad immaginare quanto questo ragazzo spinga”. Magia è l’unica definizione possibile.