Sconforto e lacrime dopo la morte che ha devastato il mondo del calcio, un lutto terribile: non ci sono parole
Un lutto che ha completamente devastato il mondo del calcio e che ha lasciato gli addetti ai lavori decisamente senza parole. È il momento dello sconforto e, soprattutto delle lacrime. Da parte di chi, fino a poche ore prima, si era allenato con lui e che adesso piange la sua scomparsa.
La morte di George Baldock ha spiazzato tutti. Lo scorso 9 ottobre il difensore greco (ma di origini inglesi) è stato ritrovato senza vita all’interno della piscina, nella villa, in cui viveva ad Atene. A lanciare l’allarme il proprietario di casa dell’abitazione che aveva provato a contattarlo senza successo. Dai risultati dell’autopsia è emerso che il 31enne è deceduto per annegamento.
La famiglia, dopo qualche giorno dal tragico evento, ha rotto il silenzio ed ha pubblicato un comunicato in cui ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno mostrato sostegno e vicinanza. Oltre alla famiglia, però, anche un compagno di squadra ha voluto rivolgergli un pensiero. Si tratta di Erik Palmer-Brown, in forza al Panathinaikos, che ha voluto ricordare il suo amico.
Morte Baldock, il ricordo di Palmer-Brown: “Non sono più felice”
Sui social erano emerse tantissime voci in merito alle cause della sua morte. La famiglia, una volta e per tutte, ha confermato che il ragazzo è deceduto tragicamente annegando mentre nuotava nella piscina. Un dolore enorme per il suo club che ancora fa fatica a credere a quello che è successo.
Nel corso di una intervista che ha rilasciato ai microfoni del quotidiano “The Athletic” Palmer-Brown ha speso qualche parola per ricordare Baldock. Una dichiarazione commovente quella del calciatore che ha rivelato di sentire ancora la sua presenza nello spogliatoio ed in campo. Quasi come se stesse vegliando su di lui.
Non solo compagni in campo, ma anche nello spogliatoio visto che accanto al suo armadietto c’era proprio quello dell’atleta scomparso. “Purtroppo lui non è più qui” dice in lacrime il nazionale statunitense. Come nel calcio, così nella vita, bisogna avere il coraggio e la forza di andare avanti. Lo sa benissimo Palmer-Brown così come i suoi compagni di squadra: “Faremo del nostro meglio per andare avanti“.
In conclusione il classe ’97, arrivato in Grecia nella passata stagione, ha dichiarato: “Personalmente non me la sento di giocare di nuovo a calcio in maniera felice. Prima ad ora non mi sono mai sentito così“.