Niente da fare per Djokovic, che mazzata: annuncio sul ritiro

L’annuncio sul ritiro dell’ex numero 1 del ranking Atp, Novak Djokovic, mette in guardia i fan del campione serbo

Nel giro di pochi giorni Novak Djokovic è stato mandato al tappeto due volte da Jannik Sinner. Il numero 1 del ranking Atp lo ha battuto prima nella finale del Master 1000 di Shanghai e poi nella semifinale del ‘Six Kings Slam’ di Riyadh, torneo-esibizione che mette in palio 6 milioni di euro per il vincitore.

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Djokovic, una stagione senza titoli finora, escluse le Olimpiadi (Foto LaPresse)-Sportitalia.it

Nonostante la sua classe cristallina e i 24 Major in bacheca (record assoluto), Nole deve inchinarsi all’età che avanza (la carta d’identità recita 37 primavere) e a quello che, per caratteristiche tecniche e per la freddezza che dimostra nei momenti clou di un match, da alcuni autorevoli addetti ai lavori è considerato il suo erede naturale.

Insomma, se “King” Roger Federer è fuori dai giochi da tempo e Rafa Nadal è al passo d’addio (la sua ultima esibizione sul proscenio del tennis sarà alle Finals di Coppa Davis a casa sua, a Malaga, in Spagna),  il campione serbo sembra aver imboccato il viale del tramonto tanto che un clamoroso annuncio sul suo ritiro spaventa i suoi fan e gli appassionati della racchetta.

Ritiro di Djokovic, la previsione di Jimmy Connors

Come ricordato nel primo paragrafo, Djokovic ha trovato la strada sbarrata da Sinner nella finale del Masters 1000 di Shanghai. Un ko che gli ha impedito di raggiungere quota 100 tornei vinti in carriera, un traguardo tagliato (finora) solo da due tennisti, Roger Federer e Jimmy Connors.

Ebbene, proprio Jimbo, nel corso del suo seguitissimo podacast “Advantage Connors” , nel quale commenta tutte le principali notizie legate al mondo del tennis, si è sbilanciato sul futuro agonistico di Djokovic dopo le sue ultime battute d’arresto: “Ha avuto importanti sconfitte contro Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, è vero, ma l’unica situazione nella quale potrà riflettere di salutare tutti e andarsene è se anche alcuni di quegli altri giovani emergenti inizieranno a farsi avanti, a crescere, a creargli problemi e a batterlo. Altrimenti rimarrà ancora, continuerà a giocare, e, aggiungo io, che cosa c’è di sbagliato in questo?“.

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Ritiro di Djokovic, l’analisi di Jimmy Connors (Foto Ansa)- Sportitalia.it

Dunque, la leggenda del tennis a stelle e strisce immagina un Djokovic ancora in campo a battagliare con avversari molto più giovani, un po’ come lo stesso Jimbo che ha disputato l’ultimo match, un doppio ad Atlanta, il 29 aprile del 1996 alla veneranda età (per un atleta) di 43 anni.

Del resto, sebbene Connors riconosca che “invecchiare è invecchiare” e che Nole non sta giocando all’altezza del suo abituale standard, il fuoriclasse serbo “ha il tipo di gioco che mi piace. Ha una buona risposta, una risposta aggressiva. Non lo si può mai escludere dai favoriti. Ha coraggio, gioco e intensità“. E se lo dice lui che è un’autorità in fatto di longevità agonistica, possiamo essere certi che non è ancora arrivato per l’ex numero 1 del mondo il momento di appendere la racchetta al chiodo.

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