A differenza di quanto fatto vedere con il Milan, con il Portogallo, Rafa Leao è più tranquillo: sarà il numero sulle spalle? Sarà il peso della responsabilità? Sarà anche il cambio modulo? Il piano del numero 10 del Diavolo è abbastanza evidente con il portoghese intenzionato a riprendersi il suo Milan e con una stoccata mandata qualche giorno fa a Paulo Fonseca, dopo il match con la Scozia in cui è entrato nella ripresa. “L’allenatore mi ha chiesto profondità e uno contro uno e di fare il meglio che posso. Fondamentalmente, fare il mio gioco per creare opportunità”.
L’inizio di stagione non è stato dei più incoraggianti con Leao che chiede indirettamente al suo allenatore maggiore libertà sul fronte offensivo senza compiti difensivi nel 4-4-2 adottato dall’allenatore lusitano: è scontato, tutti si aspettano di più da uno come lui. Per evitare la classica etichetta dell’“eterno incompiuto”. Con i tifosi rossoneri con attendono con impazienza il passo definitivo verso la sua consacrazione. Intanto quest’oggi, quasi sicuramente non dovrebbe partire dal primo minuto contro l’Udinese…