Cosa bisognerebbe dire di più a uno che vince lo Scudetto e la Copa America nella stessa stagione diventando capocannoniere in Serie A e nella manifestazione vinta negli Stati Uniti a luglio?
24 gol nella stagione della seconda stella, il Toro di Bahia Blanca si è ripetuto questa estate anche con la maglia dell’Albiceleste: 5 gol in 221 minuti giocati più la rete decisiva nella finale contro la Colombia. Piccola curiosità, tre delle reti del capitano dell’Inter sono arrivate dalla panchina eccezion fatta per la doppietta al Perù, match in cui è partito dall’inizio.
Fino a poco prima della finale non aveva ancora segnato un gol nei match ad eliminazione diretta contro Ecuador e Canada: Lautaro Martinez, quando vede le finali, si trasforma ripercorrendo quanto fatto in passato in passato tra Coppa Italia e Supercoppa.
Dopo il Mondiale deludente in Qatar, l’attaccante nerazzurro non ha sbagliato praticamente nulla nonostante in questa stagione non sia partito al meglio: una annata da sogno che molto probabilmente non si concluderà con il più prezioso riconoscimento per un attaccante a livello individuale: il Pallone d’Oro. Dopo Messi dovrebbe rimanere in Sudamerica… spostandosi però in Brasile!