Si continua a parlare del dualismo nel tennis maschile tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, i due fuoriclasse del momento e del futuro
Continua ad essere esaltante la stagione tennistica per Jannik Sinner. Il campione altoatesino ha infatti confermato, almeno fino a fine anno, la sua prima posizione nel ranking ATP, grazie al trionfo di Shanghai in finale contro Djokovic.
Sinner ha accumulato talmente tanti punti in questo 2024, al momento ben 11.920, da non poter essere raggiunto entro fine anno da alcun rivale, compreso Carlos Alcaraz che lo ha sconfitto all’epilogo a Pechino, consolidando a sua volta la seconda posizione nel ranking.
Il dibattito su chi sia più forte al momento tra Sinner ed Alcaraz imperversa. I due giovani atleti sono il presente ma soprattutto il futuro di questo sport con la speranza di dare vita ad un dualismo che possa ricordare quello tra Federer e Nadal di qualche anno addietro. I pareri su questo duello sono numerosissimi.
L’ex tennista non ha dubbi su Sinner e Alcaraz
L’ultimo a parlarne è stato Ivan Ljubicic, ovvero uno dei migliori tennisti di inizio anni 2000. Il croato è riuscito ad arrivare addirittura al terzo posto del ranking, nonostante non sia mai stato riuscito a vincere un torneo del grande slam. Dopo il ritiro, è stato l’allenatore di Roger Federer.
Presente al Festival dello sport di Trento organizzato dalla Gazzetta, Ljubicic è stato interpellato sulle qualità di Sinner e di Alcaraz. Il suo parere esperto non ha lasciato dubbi: “I numeri parlano chiaro, in questo momento Jannik domina e speriamo per il pubblico italiano che lo faccia il più a lungo possibile. Jannik e Carlos sono diversissimi come giocatori, come carattere e come tipologia di gioco: Jannik è più costante e se parliamo della classifica sarà più avanti di Alcaraz su tantissimi aspetti; forse non ha i colpi spettacolari di Alcaraz ma ha un tennis quasi perfetto”.
Inoltre Ljubicic ha elogiato l’umiltà sempre mostrata da Sinner in campo: “Un ragazzo così umile, vince un torneo come Shanghai battendo Djokovic in finale e già è concentrato sul futuro. Con questa mentalità è arrivato dove è arrivato”. Ad oggi dunque l’azzurro sembra superiore allo spagnolo anche se, come sempre, sarà il campo a emettere il suo incontrovertibile verdetto. Intanto, da oggi, i due saranno protagonisti dell’esibizione Six Kings Slam a Riyad in Arabia Saudita.