Minuto 72 di Italia-Israele, il CT della Nazionale chiama Daniel Maldini per inserirlo in campo durante la sfida di Nations League. E così al minuto 73, il figlio di Paolo ha esordito in Azzurro ieri nel finale della gara dello Stadio Friuli di Udine. Daniel è entrato al posto di Giacomo Raspadori, per completare il duo d’attacco insieme a Matteo Retegui. Un ruolo da trequartista/seconda punta che si adatta perfettamente alle caratteristiche del giocatore del Monza.
Maldini, tra storia e talento
Dopo l’esordio nel Milan nel febbraio 2020, anche in Nazionale prosegue la storia dei Maldini nel calcio. Cesare prima e Paolo poi sono stati simboli del club rossonero e delle Nazionali azzurre. Addirittura Cesare è stato anche CT della Nazionale under 21 e Nazionale maggiore.
Un giorno storico, Daniel è diventato il terzo Maldini a giocare con la maglia della Nazionale. Un debutto frutto della sua esplosione in questo anno solare 2024. Il 23enne, classe 2001, dal suo arrivo a Monza ha avuto una crescita importante. Soprattutto dal punto di tattico e fisico, diventando un giocatore difficilissimo da marcare.
Un talento molto diverso da quello dei suoi predecessori della famiglia Maldini. Se papà e nonno erano difensori, Daniel è molto bravo a giocare tra le linee e ha un grande talento offensivo. Finora, nel 2024, ha già segnato 5 reti. Ma soprattutto si sta rivelando decisivo nella fase offensiva della squadra di Alessandro Nesta. Il tecnico ex Reggiana ne ha fatto un elemento decisivo per la manovra della formazione brianzola. Un elemento legante tra centrocampo e attacco biancorosso, che potrà essere un’importante alternativa anche per la Nazionale, sempre alla ricerca di talenti offensivi.