(ANSA) – Ha spiegato di aver incontrato Luca Lucci, capo ultrà milanista ora in carcere, perché lui l’aveva contattato per parlare “dei problemi della squadra, di spogliatoio e di rendimento” e di questi temi avrebbero parlato. Lo ha riferito il capitano del Milan Davide Calabria sentito come testimone ieri nell’inchiesta milanese sulle curve di San Siro, che ha portato a 19 arresti.
Calabria, da quanto si è saputo, ha messo a verbale che fu contattato da Lucci con un messaggio e, poi, lo incontrò l’8 febbraio 2023 in un bar di Cologno Monzese, come già documentato dagli investigatori. Probabilmente tra i due, stando a quanto riferito, ci sarebbe stato anche un altro incontro.
Intanto, nell’inchiesta milanese sarà sentito nei prossimi giorni anche il centrocampista dell’Inter Hakan Calhanoglu.