“Incredibile”, retroscena Valentino Rossi: svelata tutta la verità

Spunta un clamoroso retroscena su Valentino Rossi: a distanza di anni emerge una verità davvero incredibile

Gli appassionati di motociclismo non possono certo lamentarsi di quanto ci sta regalando questo straordinario 2024. Da anni non si vedeva un campionato così avvincente e incerto. A quattro gare dal termine, Pecco Bagnaia e Jorge Martin sono distaccati da soli 10 punti e la sensazione è che tutto possa davvero succedere nelle prossime settimane. Una sfida senza esclusione di colpi che a tanti tifosi sta facendo rivivere le gesta di un’altra epoca, quelle in cui un altro italiano e un altro spagnolo si sfidavano all’ultima curva per il primato nel Motomondiale: Valentino Rossi e Marc Marquez.

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Valentino Rossi, verità incredibile: cosa è successo (Ansa) – Sportitalia.it

Ovviamente la rivalità tra il Dottore e il pilota numero 93 non può in alcun modo essere paragonata a quella, decisamente più limpida e cristallina, cui stanno dando vita il pilota piemontese e il suo attuale rivale. A livello di emozioni, i ragazzi di oggi non si stanno risparmiando. Ma quella ‘cattiveria’, quella sana voglia di prevalere sull’avversario, quasi a tutti i costi e con ogni mezzo, probabilmente agli attuali competitor per il mondiale manca.

Non mancava invece per nulla, anzi era forse anche eccessiva, in due piloti come Rossi e Marquez, che per un periodo si sono sicuramente rispettati, ma che hanno smesso molto presto di amarsi. E a distanza di anni c’è chi pensa che forse l’aver vissuto con tanta intensità quel confronto diretto in pista abbia finito per danneggiare sia la carriera dell’uno che dell’altro, come emerso da una verità clamorosa raccontata solo in questi giorni.

Rossi-Marquez, spunta un retroscena incredibile: i tifosi non potevano immaginarlo

A tornare sull’annosa e mai del tutto dimenticata rivalità tra Valentino e Marc è stato un pilota che nella sua carriera ha ottenuto sicuramente meno di quanto avrebbe potuto con il solo talento: Luca Cadalora. Intervistato da ‘Relevo.com’, l’ex centauro e coach dello stesso Rossi, una figura di cui nessuno aveva mai avuto bisogno prima di VR46, ha raccontato alcuni dettagli di una stagione in particolare, il 2015, vissuta con un’intensità incredibile dai due rivali.

Rossi Marquez 2015: retroscena sulla rivalità
Rivalità Rossi-Marquez: rivelata una clamorosa verità (Ansa) – Sportitalia.it

Lo spagnolo aveva vinto nel 2014 il suo terzo mondiale consecutivo in MotoGP, chiudendo davanti proprio a Valentino di una settantina di punti. Il Dottore aveva però dimostrato di poter essere ancora competitivo con la sua Yamaha, dopo la deludente parentesi biennale con la Ducati e l’incoraggiante ma non soddisfacente quarto posto dell’anno precedente. Ai nastri di partenza del 2015 si presentava quindi con l’obiettivo enorme di riuscire finalmente a piazzare le sue ruote davanti a quelle di Marquez al termine del Mondiale. Un’ambizione che si sarebbe rivelata, alla lunga distanza, insostenibile.

In realtà, dal punto di vista dei semplici risultati, Rossi riuscì a chiudere il 2015 davanti a Marquez, con un secondo posto a grande distanza dal terzo conquistato dal numero 93 sulla sua Honda Repsol. Il problema è che davanti a entrambi finì in quella stagione il compagno di squadra del Dottore, Jorge Lorenzo, capace di conquistare il titolo con soli 5 punti di vantaggio sullo stesso Rossi.

Una beffa clamorosa che molti non hanno dimenticato e che, secondo Cadalora, fu anche figlio dell’enorme pressione che Vale e Marc si erano messi da soli sulle proprie spalle: “Quel mondiale non fu piacevole per né per Rossi né per Marquez. Secondo me ci furono errori da entrambe le parti e la tensione ancora oggi resta irrisolta. Parlando da ex pilota, provare emozioni negative nei confronti degli altri non è mai un bene“.

Anche per questo, quando accettò di affiancare Rossi dalla stagione successiva, l’ex pilota lavorò molto per tentare di fargli accettare la rivalità con più serenità, di fargli evitare una polemica che non avrebbe potuto portargli benefici. Un tentativo nobile ma inefficace: “Non riuscii a evitare che continuasse questa polemica, ma sapevo che quell’emozione provata da Rossi non gli faceva bene“. Una convinzione che si è rivelata, a posteriori, più che corretta.

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