Caos arbitrale? L’ultimo weekend in Serie A non è andato secondo i piani

Ci risiamo. Come ogni anno, è caos arbitri. Vero o solo presunto tale, è difficile dirlo con esattezza. Ciò che è certo, chiaro e luminoso è che questa situazione, questo dibattito, si riapre con cadenza annuale, quasi trimestrale. Una sorta di cambio di stagione che accompagna l’anno calcistico come una stancante litania. Una litania supportata dalla solita orchestra di lamentele e dal solito coro di polemiche che a una a una bagnano ogni conferenza stampa post partita. Che ci sia da migliorare è appurato, che l’uniformità delle decisioni debba tendere a un perfezionamento che escluda differenze profonde di giudizio è chiaro. Ma l’impressione è di questo dibattito non ci stancherà mai, per quanti progressi si stiano facendo. Il weekend in Serie A comunque – oggettivamente – non è andato secondo i piani, nemmeno in quelli di Gianluca Rocchi. “Non sono soddisfatto degli arbitraggi di questa giornata”, così ha commentato a margine della presentazione del codice di giustizia sportiva Figc.

Una ammissione che fa rumore, inevitabilmente. E che combacia con un fine settimana che ha lasciato molti legittimi dubbi sulla gestione arbitrale. Ma come per ogni cosa che coinvolge l’essere umano, non si potrà mai pretendere la perfezione: “la qualità sta crescendo, il lavoro è sulla strada giusta”, ha aggiunto Rocchi, a difesa del lavoro che la CAN sta portando avanti, anche e soprattutto a livello di formazione e sulla linea interpretativa da seguire. Senza prevedere comunque challenger e tempo effettivo, quantomeno nel breve periodo. Per ora, data la chiara scontentezza, si provvederà con sospensioni e richiami, probabilmente con qualche riunione formativa supplementare accompagnata dalle consuete analisi. Con la speranza, chiara, di non ritrovarsi tra una manciata di mesi a riaprire sempre il solito stucchevole dibattito.

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