In attesa del ritorno delle gare del Circus, imperversa la polemica sulla sfida per il titolo: lo sfogo è chiaro e anche le motivazioni.
Dopo la gara di fine settembre a Singapore, si attende ora il ritorno della Formula 1. Le gare del Circus ricominceranno oltreoceano, poiché la prima sfida di ottobre in calendario è quella del fine settimana 18-20 ottobre che avrà luogo negli Stati Uniti, a Austin in Texas. L’attesa cresce di giorno in giorno e anche la curiosità nel capire come si sono preparate le scuderie a questo appuntamento e quali novità sarà possibile apprezzare.
L’ultima gara ha visto sul gradino più alto del podio Lando Norris, il quale a Singapore ha confermato il suo trend positivo. Al momento è l’avversario più temibile per la Red Bull di Max Verstappen e infatti sta scalando le posizioni anche per quanto riguarda il confronto nella Classifica Piloti. In ciò che resta delle sei gare della stagione, tutto può succedere. Anzi, la McLaren rischia di dover fare i conti con qualche rammarico di troppo.
Sulla carta, infatti, la scuderia britannica ha i numeri a disposizione per potersi imporre nel confronto con la Red Bull ma non potrà sprecare più alcuna opportunità di quelle restanti. Anche perché a Austin sicuramente la Red Bull si presenterà con annunciati e attesi aggiornamenti che potrebbero ristabilire il predominio della monoposto di Max sulle altre. Da qui scaturisce un punto di vista duro e anche polemico.
F1, Villeneuve sicuro: cosa può succedere alla McLaren
Campione del mondo Formula 1 nel 1997, l’ex pilota Jacques Villeneuve ha concesso un’intervista al quotidiano ‘MARCA’ rivolgendo parole dure nei riguardi della McLaren, per i punti persi durante la stagione che sarebbero stati preziosi nella lotta al titolo.
“Se Norris non sarà campione, allora sarà colpa della scuderia, non sua. Hanno incasinato le cose. Guardiamo a Monza. Avrebbe dovuto essere doppietta McLaren, invece hanno perso punti come squadra. Non sarebbe dovuto succedere, perché è Norris il pilota in lotta per il titolo“. L’errore avrebbe avuto luogo prima di tutto in Ungheria, dove – secondo l’ex pilota – il team non avrebbe dato priorità a Norris rispetto a Piastri.
Villeneuve incalza ulteriormente: “Mark Webber, il suo manager, è una persona intelligente. È sempre stato dal lato sbagliato del box Red Bull, anche quando batteva Vettel. E sono sicuro che avrà fatto di tutto per evitare che la storia si ripetesse con Oscar”.
Al contempo, l’ex campione canadese elogia Verstappen in termini di crescita anche personale. Piuttosto che vincere ogni gara a tutti i costi, il campione della Red Bull ha capito che il primo obiettivo è raccogliere più punti possibili. Ciò sarebbe una manifestazione di maturità da parte sua: “Adesso Max riconosce Lando come una minaccia ed è un bene che ci sia una vera competizione“, conclude Villeneuve.