Per Valentino Rossi è stato un vero disastro. Il Dottore è tornato su una vecchia ferita: è tutto sfumato proprio sul più bello
Il campione di Tavullia è sempre al centro dell’attenzione in MotoGP, se non più come pilota ormai come proprietario di un team di tutto rispetto. Eppure c’è un rimpianto che circola ancora nella sua mente e non riguarda il Mondiale perso a causa di Marquez.
C’è stato un periodo in MotoGP in cui Valentino Rossi era praticamente invincibile. Un dominio superiore a quello messo in scena da Marquez nell’ultimo decennio, mai raggiunto da Lorenzo o da Stoner. Le gare arrivavano tutte nel suo carniere, in un modo o nell’altro, partendo anche dall’ultima fila e rimontando tutti massimo in 4-5 giri. In quella fase Il Dottore era alla guida della Honda e si diceva che merito dei suoi successi fosse proprio la superiorità tecnica della moto. Per questo gli hanno consigliato di cambiare e di provare a riportare in auge la Yamaha. Detto fatto e nel 2004 il risultato fu il medesimo, con una splendida battaglia vinta contro Biaggi. L’anno seguente ancora più schiacciante fu il suo rendimento, tanto che né Gibernau né Melandri poterono impensierirlo.
Si arriva così al 2006. quello che doveva essere un altro titolo scontato, il terzo consecutivo con la casa dei tre diapason. Invece, proprio sul più bello arrivò una cocente sconfitta, sul filo di lana dell’ultima gara a Valencia. Rossi dovette arrendersi alla rimonta di Nicky Hayden, bravissimo ad approfittare dei suoi errori e a mettere in bacheca un titolo storico (l’unico per il compianto americano).
Nel podcast di Andrea Migno, Mig Babol, Rossi è tornato a parlare del campionato 2006, sicuramente il suo più grande rammarico se escludiamo il Mondiale del 2015.
Secondo quanto raccontato da Valentino, in quella stagione la concentrazione e l’impegno non fu proprio massimale: “Dopo aver vinto tanto avevo un po’ mollato. Di certo potevo dare di più“.
Poi nell’ultima gara di Valencia, nonostante fosse in vantaggio in classifica, è arrivato l’errore decisivo: “Ho sbagliato la partenza e rispetto ad Hayden proprio non andavo. Alla fine in curva 2 mi sono steso”. Quella sconfitta lo aiutò a tornar al vertice negli anni successivi, culminati con il doppio titolo del 2008 e 2009. Di certo il decimo alloro sarebbe potuto arrivare molto prima del 2015, di Marquez e di Lorenzo.
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