Sinner dice no, rivoluzione totale nel mondo del tennis

Jannik Sinner non è d’accordo con un cambiamento importante nel mondo del tennis e ha comunicato il proprio dissenso: così non va

Jannik Sinner è stato piuttosto chiaro riguardo alcuni aspetti che reputa davvero sbagliati per il bene del suo sport. Dichiarazioni emblematiche quelle del numero del mondo, impegnato al Masters di Shanghai.

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Jannik Sinner è agli ottavi del Masters di Shanghai (Foto Ansa) – Sportitalia.it

Per Jannik Sinner non c’è tregua. Dopo aver perso la finale di Pechino contro Carlos Alcaraz, in un match spettacolare di oltre 3 ore, l’altoatesino è di nuovo impegnato in campo. Il Master 1000 di Shanghai segue a breve giro di posta il torneo della capitale cinese e rappresenta un passaggio importante anche per la classifica. Punti che possono pesare moltissimo per mantenere la vetta del ranking e questo Sinner lo sa bene. Il finale di stagione è davvero molto intenso, con partite che si susseguono senza sosta, fino ad arrivare alla Coppa Davis di Malaga. 

Nelle Finals di Torino e poi nella Coppa, Sinner vuole essere al top della condizione per ripetere quanto fatto nella scorsa stagione, magari vincendo questa volta il torneo dei Maestri. Certo con un calendario così fitto non è nemmeno semplice poter arrivare al top della condizione in questa fase dell’anno. Si gioca troppo e come se non bastasse in questo 2024 è stato anche aggiunto il Six Kings Slam, un super torneo esibizione in Arabia Saudita.

Jannik Sinner lancia la sua idea per il calendario

Per Jannik Sinner il finale di stagione andrebbe rivisto in termini di calendario. Da Shanghai, il numero uno del mondo ha lanciato la sua idea: “Quello che sarebbe ideale è che dopo le ATP Finals non ci fosse la Coppa Davis. Questa è una cosa che di certo cambierei nel calendario”.

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L’annuncio di Sinner sul calendario (Foto Ansa) – Sportitalia.it

Sinner ha poi aggiunto che per i tennisti top c’è comunque la possibilità di fare delle scelte per giocare di meno, evitando magari i tornei minori e dando priorità ai Master 1000. Di certo non avere un’ultima parte di anno così congestionata sarebbe di aiuto, specie dopo aver già giocato diversi mesi ai massimi livelli in giro per il mondo.

Con l’idea del nostro portacolori, in passato, si sono mostrati concordi anche altri campioni, come Rafa Nadal, che spesso arrivava in questa parte dell’anno non proprio al top della condizione. Non a caso, il fuoriclasse iberico non ha mai vinto il Masters di fine anno.

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