Jannik Sinner lancia un altro segnale importante alla concorrenza, dato che lo proietta sempre più in alto in classifica: l’azzurro non molla
Jannik Sinner si avvia a iniziare la sua 18esima settimana da numero uno del mondo. Un percorso iniziato ai primi di giugno, per l’azzurro, e che per il momento non conosce ostacoli. Il tutto, naturalmente, purtroppo sub judice, per l’attesa legata al ricorso della WADA nei confronti dell’assoluzione del tennista per la vicenda Clostebol.
L’agenzia internazionale antidoping punta a ottenere uno o due anni di squalifica per l’azzurro, dinanzi al TAS di Losanna, il cui verdetto è atteso tra qualche mese. Nonostante la situazione di incertezza, però, Sinner sta continuando a esprimersi ad altissimi livelli, come testimoniato da quanto avvenuto nel torneo di Pechino, con una finale da consegnare all’epica contro Alcaraz, a prescindere dalla sconfitta.
Anche il tennista spagnolo, come altri, ha riconosciuto la grandezza di Sinner, proprio per il riuscire a tenere alto il suo rendimento anche con le vicende attuali sullo sfondo. Il che ci fa capire ancora di più quanto l’altoatesino sia destinato a scrivere pagine di storia del tennis.
Intanto, Jannik dovrebbe riuscire, visto l’ampio vantaggio in classifica, a giungere al primo posto del ranking alla fine del 2024. E per ribadire la sua superiorità attuale su tutti i rivali, ha raggiunto un altro risultato considerevole.
Dopo Pechino, nonostante le fatiche, non ci si ferma. Subito di nuovo in campo a Shanghai, quindi a Parigi-Bercy, alle ATP Finals e in Coppa Davis. Sinner si prepara a essere ancora sugli scudi in un finale di stagione intensissimo, ma ha già centrato un obiettivo prestigioso.
Con la vittoria all’esordio nel tabellone di Shanghai contro il giapponese Taro Daniel, infatti, Sinner ha ottenuto la 250esima vittoria nel circuito ATP. Uno score di altissimo profilo, tanto più considerando che si tratta del primo tennista nato dal 2000 in avanti a riuscirci.
Ormai, è molto difficile per chiunque affrontare Jannik in campo. Sono in pochi che possono pensare di tenergli testa. Alcaraz è tra questi. E a proposito, lui ha da poco raggiunto le 200 vittorie nel circuito, ma naturalmente è più giovane di un anno e nove mesi. La sfida si sposta anche su questo terreno: vedremo se riuscirà, a parità di età, a centrarlo prima di Jannik o meno.
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