Incubo per Jannik Sinner, il tennista altoatesino perde il primato: dichiarazioni che non lasciano alcun dubbio
In un finale di stagione intensissimo a livello tennistico, non c’è respiro. Dopo il torneo di Pechino, subito in campo per il Masters 1000 di Shanghai, penultimo della stagione, appuntamento al quale ci sono praticamente tutti i big, desiderosi di mettersi in mostra e di darsi battaglia senza quartiere. Ci sono in palio punti preziosi per la qualificazione alle ATP Finals e per migliorare il proprio ranking.
Jannik Sinner è largamente in testa, nella classifica generale e nella Race, e si avvia a presentarsi a Torino da numero uno, per coronare un 2024 davvero importante e fondamentale. Ma con l’alea, in sottofondo, del ricorso della WADA al TAS di Losanna per la vicenda Clostebol, un qualcosa che non fa stare di certo tranquillo l’azzurro.
L’agenzia internazionale antidoping chiede uno o due anni di squalifica per Sinner, nonostante i precedenti gradi di giudizio a livello tennistico avessero sancito la sua innocenza. Tutto questo, però, finora non ha inficiato il livello delle prestazioni dell’attuale numero uno del ranking ATP, che si sta esprimendo alla grande. Al netto della finale persa a Pechino, dove si è battuto però fino allo stremo delle forze con Alcaraz, che ha riconosciuto il suo grande valore, specialmente in un momento extra campo così difficile.
Proprio il murciano, a Pechino ha dato prova di essere il vero grande rivale di Jannik e di essere l’unico a poterlo realmente impensierire. E di poter prendere il suo posto da numero uno del mondo, posizione che ha già occupato per un totale di 36 settimane tra il 2022 e il 2023.
Di quest’avviso, tra gli altri, anche Miles Maclagan, ex allenatore di Andy Murray, che a ‘Sky Sports’ ha parlato della rivalità destinata a infiammare il tennis nel prossimo decennio e forse anche oltre. “Quanto alle differenze tra i due, si dice che Sinner sia più costante in tutti gli aspetti – ha dichiarato – Ma il miglior Alcaraz nel complesso potrebbe essere più forte. E’ di un atletismo fenomenale, ha un atteggiamento sempre di gran classe e raramente sbaglia le scelte durante le partite. Sta migliorando molto anche dal punto di vista della costanza e lo abbiamo visto in estate tra le vittorie al Roland Garros e a Wimbledon”.
Finora, tra i due, dieci confronti diretti, con lo spagnolo passato a condurre 6-4 con i tre successi ottenuti nel 2024. Siamo solo all’inizio di un dualismo epico, tutto ciò che dobbiamo fare è godercelo.
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