Il mondo del calcio piange la scomparsa dell’ex calciatore che, nel corso della sua carriera, ha affrontato anche Pelé
Un terribile lutto ha colpito, nelle ultime ore, il calcio italiano che piange la scomparsa di un ex giocatore che ha avuto un’ottima carriera.
Ci ha lasciati Roberto Rigotto all’età di 82 anni (compiuti da poche settimane). Nativo di Vicenza, classe 1942, tra la fine degli anni ’60 e il decennio successivo è stato un calciatore professionista e ha vestito le maglie di squadre importanti come Atalanta, Livorno, Genoa e Salernitana.
Una notizia che ha generato commozione soprattutto per quei tifosi che hanno avuto il piacere di vederlo all’opera con la loro squadra del cuore. In molti, però, si ricordano di Rigotto per un curioso aneddoto. L’ex calciatore ha avuto infatti il privilegio di affrontare uno dei calciatori più forti al mondo ovvero ilbrasiliano Pelè.
Rigotto lo ha fronteggiato in un match amichevole. All’epoca militava nel Genoa e ha giocato contro il Santos dell’indimenticato campione brasiliano, in quegli anni all’inizio della sua sfolgorante carriera. Era il 1959, quando al Marassi c’è stato il tutto esaurito per vedere i campioni del team sudamericano battere, anche in maniera netta, i rossoblù per 2-4. In quel match, Pelè non ha realizzato gol ma ha dato comunque spettacolo.
Rigotto era cresciuto calcisticamente nel vivaio del Lanerossi Vicenza ma non fece mai il suo esordio in prima squadra. Nel corso della sua carriera calcistica ha vestito anche le maglie di Rovereto, Solbiatese e Reggina. Dopo aver appeso le scarpette al chiodo si è allontananto dal calcio per aprire un negozio di abbigliamento e articoli sportivi a Rovereto.
Oltre a Pelé tanti i calciatori di qualità affrontati in quegli anni nelle varie categorie in cui ha militato nella sua carriera. Era un giocatore molto affidabile, specialmente come ala sinistra, e tra le sue caratteristiche spiccava la propensione al dribbling. Poco prima degli anni ’70 si tolse la soddisfazione di raggiungere il traguardo delle 100 partite in Serie B.
Nel corso di una recente intervista al “Quotidiano di Trento” ha rivelato: “Ho affrontato tanti campioni che nemmeno li ricordo più. Mai avuto paura di affrontarli. Loro sì perché ero bravo nel dribblarli. Anche se mi prendevo delle belle botte alle gambe“.
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