Annuncio decisamente particolare di Matteo Berrettini: il tennista romano si racconta e fa una confessione inattesa
Per un Jannik Sinner che ormai da quattro mesi domina il ranking ATP, c’è in generale un tennis italiano che gode di ottima salute, con tanti atleti ad altissimo livello. Da questo punto di vista, stiamo finalmente iniziando a ritrovare anche un discreto Matteo Berrettini, dopo un 2023 che per lui era stato da incubo.
All’inizio di marzo, il tennista romano classe 1996 si era ritrovato oltre la 150esima posizione nel ranking, dopo che appena due anni prima si era spinto fino alla numero 6. Con il lavoro e tanta abnegazione, è iniziata una risalita non facile, lenta e faticosa, ma che sta dando i suoi frutti. Vincendo tre tornei, Berrettini è rientrato tra i primi 50 e aspira a salire ancora.
Il vantaggio per Matteo è quello di non avere punti da difendere in questa parte finale della stagione e poter tentare, dunque, di guadagnare diverse posizioni, se riuscirà a ottenere qualche risultato importante. Lo abbiamo visto in buona forma nella fase a gironi di Coppa Davis, dove ha mostrato di poter essere un elemento importante della nostra nazionale. Anche se c’è ancora qualche problema fisico che, di quando in quando, torna a tormentarlo.
A Tokyo ha dovuto abbandonare per un problema agli addominali. Niente di grave, per fortuna, Matteo è tornato in lizza a Shanghai e ha vinto il primo match in un torneo di livello 1000 dopo diverso tempo. La strada per la risalita prosegue e lui ci tiene a far sapere che è pronto per tornare a grandissimi livelli.
Berrettini dice ‘grazie’ a Sinner e non solo: parole da brividi
Dopo aver superato il primo turno a Shanghai, davanti ai giornalisti, Berrettini si è sfogato a seguito di un lungo momento di crisi e ha emozionato i suoi ammiratori con frasi che hanno riguardato anche Jannik Sinner.
“Provo a godermi ogni momento in campo, dopo aver trascorso uno dei peggiori anni della mia carriera – ha spiegato – Ero convinto di avere il livello per tornare a dire la mia, ma non sapevo se avrei potuto trovare l’integrità fisica per dimostrarlo“.
L’ennesimo stop a Tokyo lo aveva incupito molto, ma poi è successo qualcosa: “Per due giorni non ho parlato con nessuno. Ma vedere tanti azzurri a Shanghai mi ha dato di nuovo energie. Sinner soprattutto sta facendo qualcosa di incredibile“. Evidentemente, Jannik è di grande ispirazione. E se questo aiuta altri italiani a dare il massimo, ben venga.