Colpo di scena clamoroso sul caso Sinner, arriva un annuncio sulla squalifica eventuale: si parla di uno stop di sei mesi
Passano i giorni ma nel mondo del tennis continua a crescere l’ansia e l’attesa per il verdetto che deciderà le sorti di Jannik Sinner. Il ricorso della Wada per il caso Clostbol ha, di fatto, riacceso i fari su una questione che sembrava chiusa, e adesso sono in molti a ritenere che nulla possa salvare il numero uno al mondo da una lunga squalifica, una punizione esemplare e inevitabile nonostante siano in pochi a credere davvero a una sua colpevolezza.
Per quanto l’azzurro abbia dimostrato un carattere forte, in grado di reggere anche il peso di una situazione opprimente, e abbia più volte fatto intendere di essere completamente innocente, estraneo a qualunque tentativo di frode, tanti addetti ai lavori sono convinti che uno stop, anche piuttosto lungo, possa essergli inflitto dopo quanto accaduto.
E se c’è chi si è lanciato in ipotesi sportivamente drammatiche, di uno o due anni di squalifica, leggermente ridimensionata sembra l’ultima ipotesi avanzata da un grande ex protagonista del circuito ATP. Una soluzione ‘politica’ potrebbe infatti portare ad “accontentare tutti”, o quasi, punendo il numero uno al mondo con una squalifica di sei mesi, molto lunga ma non tanto da frenare del tutto una carriera che tutti si aspettano sia destinata nei prossimi anni a continuare su livelli altissimi.
Sinner verso la squalifica di sei mesi: le ultime notizie gelano i tifosi del tennista italiano
Sarà il tribunale dello sport di Losanna a decidere delle sorti di Sinner, e in un certo senso anche dei destini del mondo del tennis nei prossimi mesi, visto e considerato che mettere fuori dai giochi il numero uno al mondo potrebbe rivelarsi un colpo durissimo per l’intera ATP.
La Wada ha chiesto una squalifica di uno o due anni. Difficilmente la richiesta verrà accolta del tutto. Tuttavia, c’è chi è convinto della necessità di uno stop per il tennista altoatesino dopo quanto avvenuto, e ipotizza una squalifica di sei mesi.
Promotore di questa tesi è stato in particolare Andy Roddick. L’ex numero uno al mondo ha commentato l’intera vicenda nel suo podcast ‘Served with Andy Roddick’, esprimendo la propria idea senza troppi giri di parole: “Penso che se Sinner fosse stato colpevole di assumere una sostanza proibita che non gli dava alcun beneficio prestazionale, mettendo a rischio la sua carriera, sarebbe il ‘dopato’ più stupido nella storia dello sport“.
In altre parole, credere nella colpevolezza del tennista italiano, considerando che il Clostebol non lo ha in alcun modo favorito nelle sue prestazioni sportive, sarebbe credere nella stupidità di Sinner. E nessuno potrebbe arrivare a tanto. Tuttavia, questo non vuol dire, secondo Roddick, che non possa esserci comunque una punizione nei suoi confronti: “Alla fine sono convinto che tutto finirò con una sanzione di sei mesi, in linea con un caso del genere. Sarei comunque sorpreso se non ci fosse alcuna sospensione“.