Max Verstappen è al centro di un vero e proprio caso in Formula 1. La soluzione sembra davvero lontana al momento
La stagione della Formula 1 sta vivendo il mese di pausa in attesa della ripresa delle ostilità con il rush finale che decreterà il vincitore di questo Mondiale. Max Verstappen e la Red Bull cercano di approfittare del momento per riprendersi dopo gli ultimi mesi bui vissuti in maniera a dir poco altalenante. Il campione del mondo e la sua scuderia sembravano avviati verso il quarto titolo consecutivo e, invece, dall’estate in avanti c’è stato un brusco calo.
L’olandese ha mantenuto la vetta della classifica piloti ma è stato avvicinato di molto da Norris che con la sua McLaren è in stato di grazia. Il sorpasso, invece, nella graduatoria costruttori è certificato e adesso la Red Bull si ritrova a dover rincorrere per la prima volta negli ultimi quattro anni. Considerando gli ultimi Gran Premi la sosta non poteva capitare in modo migliore per rigenerarsi.
Verstappen nel caos, tutta colpa di una parolaccia? I dettagli
Che Max Verstappen non stia passando un buon periodo è ormai palese. Questa situazione gli provoca inquietudine, non è sereno e il feeling con la monoposto non è più quello del passato. Di sicuro nei giorni scorsi è finito nell’occhio del ciclone a causa di un’espressione colorita, una parolaccia, usata durante una conferenza stampa. In gesto che è andato contro il rigido protocollo imposto dalla FIA e dal suo presidente Mohammed Ben Sulayem e che gli è costato la condanna a scontare una serie di ore in lavori socialmente utili.
Questo ha portato ad un’aspra polemica dello stesso Verstappen contro la Fia, con il pilota olandese che è sbottato: “Ma che abbiamo cinque anni?”. Di questo (e di molto altro) ha parlato Bernie Ecclestone, in un’intervista concessa all’emittente tv tedesca RTL. L’ex proprietario della Formula 1 si è schierato apertamente dalla parte di Verstappen. “Secondo me così è tutto finito, abbiamo perso il lato umano della F1”, ha dichiarato il 93enne.
Ecclestone incalza ulteriormente: “A mio parere è stata presa la decisione sbagliata. Stiamo diventando troppo chirurgici su tutto. Sapete bene quale era il linguaggio dei piloti ai vecchi tempi. Ovviamente non intendo che le persone debbano dire le parolacce ma ogni tanto può capitare, è l’aspetto sano e genuino del gioco. Ai miei tempi nessuno se la prendeva e dubito che anche oggi qualcuno se la prenda per questo.”
Un altro malumore dunque per il campione olandese che, già in passato, aveva espresso il suo poco gradimento per alcune novità in Formula 1 (vedi il nuovo format di qualifiche per la Sprint) che non gli sono piaciute affatto.