Antonio Conte, allenatore del Napoli, dopo il successo contro il Como è intervenuto al microfono di DAZN: “Non so se sia un Napoli da primo posto in classifica, ma siamo primi e questo è un dato di fatto. Se me l’avessero detto tre mesi fa sarebbe stato difficile crederci. Noi sappiamo benissimo che abbiamo dovuto sudare in ogni partita, anche oggi contro la squadra forse più in forma del campionato, che veniva da quasi tre vittorie consecutive e che aveva vinto 3-1 in casa dell’Atalanta, oltre che col Verona. Mi ha fatto molto piacere oggi vedere, nella parte finale del primo tempo, nella difficoltà, quando stavamo concedendo qualcosa, una grande reazione. Stiamo crescendo a livello temperamentale, a livello di capacità di indossare anche diversi abiti, di giocare a calcio ma allo stesso tempo sporcarci il vestito quando c’è da farlo. E’ un ottimo segnale, dobbiamo prenderlo a piene mani. Questo connubio con i tifosi è molto importante. Aver riacceso l’entusiasmo a Napoli non è una cosa scontata, partendo dal presupposto che Napoli a prescindere ha passione per il calcio. Noi cerchiamo di alimentare questa passione dando tutto, come oggi. Nel secondo tempo siamo stati in crescendo da ogni punto di vista“.
Napoli, Conte continua così
Primi in classifica alla sosta: “Con i ragazzi ci siamo detti che potevamo andare alla sosta mantenendo una posizione di classifica che all’inizio nessuno poteva immaginare. Sono passate poche partite, ma abbiamo messo in cantiere 16 punti che ci torneranno utili per i nostri obiettivi. Nel primo tempo siamo partiti benissimo, facendo un gol molto bello, frutto del lavoro. Poi abbiamo concesso un po’ di campo al Como e non riuscivamo a contrastare questo palleggio e loro arrivavano al limite a calciare. Poi nel secondo tempo abbiamo cambiato qualcosa dal punto di vista tattico e non c’è stata più partita. Abbiamo perso troppi duelli, ma fa parte di un processo di ricostruzione dell’autostima e della fiducia. Giocare a Napoli, al Maradona, con uno stadio pieno vuol dire che chi gioca sente gli umori del pubblico. Se sbagli, puoi sentire la delusione e puoi perdere un po’ di autostima. Nella ripresa ci siamo risistemati bene e abbiamo fatto un tempo in crescendo. In questo momento comunque il Como era la squadra peggiore da affrontare“.
Quali partite guarderà in questo weekend: “L’importante è che abbiamo vinto noi, altrimenti sarebbero state due settimane complicate, non solo per me ma anche per chi mi sta intorno”
Darà un giorno libero in più: “Sempre. Se se lo meritano, sempre“.