Ha lavorato nelle giovanili del Porto dal 2017 al 2021: Manuel Jorge da Silva Cruz, conosciuto come Tulipa, è intervenuto in esclusiva a Sportitalia per parlarci di Francisco Conceicao, autentica scoperta per i tifosi della Juventus dopo le sue recenti grandi prestazioni in Serie A e Champions League.
Cosa ricorda di lui ai tempi del Porto?
“Quello che ricordo è un Francisco con un’enorme voglia di vincere e una grande passione per il gioco del calcio. Ciò che mi ha colpito di più è stata la sua creatività. Come riusciva ad uscire da certe situazioni complesse attraverso la sua abilità tecnica e la sua velocità”.
Con la Juve è partito benissimo. Pensa sia stato sottovalutato il suo acquisto?
“Sono felice per il momento che sta attraversando, che non mi sorprende. Non so se sia stato sottovalutato, ha fatto il suo percorso. A volte essere figlio di un ex giocatore e allenatore rende le cose difficili, ma ha affrontato questa situazione ed ha dimostrato la sua resilienza. Un altro aspetto da considerare è che questo profilo di giocatore con creatività tecnica, ma più individualista, talvolta non è ben accettato all’interno dei gruppi squadra o dagli allenatori, ma che penso sia necessario averli a causa dei vantaggi qualitativi che si hanno poi nelle partite”.
A quale livello può arrivare?
“Penso che Francisco sia già un giocatore di un certo livello essendo un Nazionale, poi giocare per la Juventus non è da tutti. È giovane, può migliorare sempre di più le sue qualità se non avrà battute d’arresto con gli infortuni. Farà la differenza e sta diventando un giocatore più costante che segna regolarmente gol o mette a segno degli assist. Francisco, Óscar Bobb e Vitinha sono stati i giocatori più talentuosi con i quali ho lavorato nel Porto”.
In Italia in particolare giocatori che sappiano saltare l’uomo non sono così diffusi. Pensa che possa essere per questo un fattore importante per la Juventus?
“Nel calcio moderno guardiamo molto al risultato e al gioco collettivo e a volte dimentichiamo l’importanza dell’individualità nel gioco. Ci vogliono creatività e genio per vincere e per fare spettacolo. Penso che la Juve saprà come sfruttare Francisco e le sue qualità perché il gioco della Juve ha qualità e costanza in diversi momenti. La qualità che Francisco raggiunge in situazioni di duelli offensivi di 1 contro 1 o 1 contro 2 è senz’altro un vantaggio per la Juve. Vedi l’importanza di giocatori simili per caratteristiche che giocano in Italia e sono preponderanti nei loro club come Rafael Leão al Milan o Ademola Lookman all’Atalanta”.