Addio ad una vera e propria leggenda dello sport. Il suo è un record che non ha eguali nella storia: tutti sotto shock
La notizia della sua morte, nel giro di pochissimo tempo, ha fatto il giro della rete. Era considerato un vero e proprio simbolo dello sport. In particolar modo del baseball dove aveva scritto pagine di storia importanti e, soprattutto, aveva stabilito un curioso e particolare record che non ha simili nella storia.
Gli Stati Uniti D’America salutano Pete Rose, prima giocatore e poi allenatore di baseball. Il suo cuore ha smesso di battere, per sempre, all’età di 83 anni. A confermare la scomparsa è stata la portavoce della contea di Clark in Nevada, Stephanie Wheatley. Proprio pochi giorni fa la sua ultima uscita tra la folla: si trovava insieme ai suoi ex compagni di squadra come Tony Perez, George Foster, Dave Concepcion ad una mostra di autografi.
Lutto nel baseball, addio a Pete Rose: l’uomo dei record
Di lui, in passato, si era parlato anche di una grave accusa in cui era rimasto coinvolto: ovvero quella relative alle scommesse sul gioco che praticava e che lo hanno reso come uno dei simboli del baseball. Per molti, invece, era semplicemente “Charlie Hustle“, il suo soprannome, con il numero 14 sulle spalle.
Nel corso della sua carriera ha vestito le casacche dei Cincinnati Reds (dal 1963 al 1978), dei Philadelphia Phillies (1979-1983), Montreal Expos (1984) con chiusura di carriera sportiva sempre nei Cincinnati (1988-86). Dall’84 all’89 ha svolto anche il ruolo di allenatore in quest’ultima squadra, diventando l’idolo della tifoseria.
Anche se, proprio nel 1989, la Major League Baseball lo aveva bandito in seguito alle gravi accuse per aver scommesso, mentre allenava e giocava proprio con i Cincinnati Reds. Gli stessi vertici che, però, nelle ultime ore hanno rilasciato una breve dichiarazione esprimendo le più sentite condoglianze alla famiglia e sottolineando la “grandezza, grinta e determinazione” che metteva ogni volta in campo.
Per ben 17 volte è stato eletto “All-Star“, per tre volte ha vinto le World Series. È stato MVP della National League nel 1973 e MVP delle World Series nel ’75. Detiene il record della Major League per il numero di partite giocate (ben 3.562) ed anche di apparizioni in battuta (15.890). Senza dimenticare il record della NL per la serie di battute più lunga (44).
Non solo: è stato il battitore d’apertura di una delle formazioni più vincenti ed importanti dei Reds del 1975 e del 1976. Il vero record, però, sono le sue 4.256 valide. Addirittura superando le 4.191 di un certo Ty Cobb. In 24 anni di carriera ha ottenuto più di 200 valide per 10 volte e più di 180 altre quattro volte. Il tutto giocando come seconda base, esterno, terza e prima.