Sospensione Sinner, spunta una verità inquietante: tifosi in ansia

I tifosi di Jannik Sinner seguono con grande apprensione il caso doping che riguarda l’atleta italiano: gli ultimi sviluppi

Sinner continua il suo percorso regalando sempre grandissime emozioni a tutti i suoi tifosi e agli appassionati di tennis. Tuttavia il campione italiano è tormentato dal caso doping, specialmente dopo che la Wada – l’Agenzia Mondiale Antidoping – ha deciso di presentare ricorso contro l’assoluzione del 23enne di San Candido in seguito alla positività al Clostebol.

Sinner verità inquietante
Emerge una verità inquietante sulla possibile sospensione di Sinner: tifosi in ansia – Foto ANSA (Sportitalia.it)

Sinner e il suo entourage hanno già chiaramente spiegato come è emerso quel miliardesimo di presenza della sostanza proibita nel suo corpo: tutta colpa della crema utilizzata dal suo fisioterapista – che lo ha massaggiato senza guanti – per curare una ferita alla mano. La Wada vuole però vederci più chiaro e per questo ha deciso di ricorrere contro l’assoluzione del tennista. Ma cosa può succedere adesso? Cosa rischia Jannik Sinner?

La Wada contesta all’atleta altoatesino il principio di ‘non colpa e negligenza’, accettato invece dall’Itia (Agenzia Internazionale per l’integrità del tennis) tramite un tribunale indipendente. Se venisse dimostrato che Sinner era consapevole del rischio e non ha fatto nulla per evitarlo andrebbe incontro a una squalifica da uno a due anni.

Sospensione Sinner! Ora viene fuori tutta la verità

Quanto tempo ci vorrà per la sentenza? Difficile dare una risposta, dato che in passato alcuni processi si sono svolti molto rapidamente mentre altri – come nel caso di Sara Errani – hanno richiesto tempi più lunghi. Non è da escludere che Sinner arrivi a difendere il titolo agli Australian Open senza conoscere la decisione finale.

Sinner tifosi in ansia
Cosa può succedere a Sinner dopo il ricorso della Wada: tutti i chiarimenti – Foto ANSA (Sportitalia.it)

L’onere della prova è comunque a carico della Wada: l’Agenzia Mondiale Antidoping dovrà fornire prove che accertino che Sinner è stato colpevole o negligente. In caso di sospensione di Jannik la squalifica partirebbe comunque dal primo giorno della sentenza: ciò vuol dire che non sarà retroattiva. Pertanto Sinner non perderà le vittorie ottenute (e ovviamente nemmeno i premi) fino a quel momento.

Il campione italiano potrà quindi continuare a prendere parte ai vari tornei, compresa la Coppa Davis. Sinner può contare su alcuni precedenti nello sport per casi che avevano sempre al centro il Clostebol, come l’assoluzione di José Palomino dell’Atalanta e della tennista Matilde Paoletti. Tuttavia in caso di condanna il verdetto sarà inappellabile: Jannik non potrà opporsi.

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