Tadej Pogacar lascia tutti a bocca aperta: sta per chiudere un 2024 pazzesco. Dopo Giro e Tour, il Mondiale ed i paragoni si sprecano
Tadej Pogacar è senza dubbio l’uomo del momento. Il ciclista sloveno classe ’98 si è regalato un 2024 semplicemente strepitoso, con pochi eguali davvero. Ad inizio stagione aveva in mente un solo obiettivo: centrare l’accoppiata Giro-Tour che non veniva realizzata dai tempi di un certo Marco Pantani, ciclista mai dimenticato in Italia e nel mondo.
Atleta differente rispetto al “Pirata”, Pogacar è riuscito nel suo intento regalandosi un’annata da mille ed una notte. Il Giro d’Italia l’ha semplicemente dominato ed anche al Tour de France ha sbaragliato la concorrenza fin dalle prime salite. Sarebbe potuto bastare, d’altronde l’obiettivo era stato centrato ma ha voluto andare oltre.
C’è il Mondiale di ciclismo e lui si tira indietro? Nemmeno per sogno. E così lo scorso 29 settembre ha riscritto la storia di questo sport. Nella prova in linea dei mondiali di ciclismo disputata a Zurigo, in Svizzera, Pogačar ha dato l’ennesima dimostrazione di forza, qualora ve ne fosse bisogno. Una fuga di ben 100 km – di cui 51 in solitaria – per andare a trionfare in una maniera talmente netta quasi a demolire psicologicamente tutti gli avversari.
Pogacar, il paragone illustre e gli obiettivi per il 2025
Pogacar, peraltro, con questo tris da paura ha eguagliato solo altri due grandi ciclisti della storia: il cannibale, Eddy Merckx che ha infilato questa tripletta in ben tre occasioni, nel 1970, 1972 e 1974 e l’irlandese Stephen Roche nel 1987.
Lo sloveno vuole vincere tutte le grandi corse, come solo Merckx, ed al momento la strada intrapresa è quella giusta: tre Lombardia, un Giro delle Fiandre, due Liegi-Bastogne-Liegi ed ovviamente un Giro d’Italia, il Mondiale e tre Tour de France. Cosa manca all’appello? La Vuelta di Spagna, la Milano-Sanremo e la Parigi-Roubaix.
Per chiudere un 2024 perfetto vuole far suo anche il Lombardia, così da completare una bacheca in cui vi sono già Giro, Tour, Mondiale e Liegi: un modo, questo, per equiparare l’anno 1972 di Eddy Merckx, quando il Cannibale conquistò Giro, Tour, Liegi, Sanremo e Lombardia.
E per il 2025 ha già pronto il piano: se per la Parigi-Roubaix è necessaria una preparazione certosina di almeno tre mesi, molto più facile è dare l’assalto alla Milano-Sanremo, lì dove non ha mai vinto ed un obiettivo da centrare assolutamente. Poi, ovviamente, appare scontata la presenza al Tour da campione in carica ed al Mondiale in Ruanda che prevede un circuito molto adatto alle sue caratteristiche.
Da valutare una sua eventuale presenza al Giro d’Italia. Intanto i paragoni già si sprecano e coinvolgono un solo ciclista del passato, il Cannibale. L’ultimo ad esprimersi in questi termini è stato Pier Bergonzi, collega della Gazzetta dello Sport. “Atleta epocale Pogacar, sono innamorato perché ci porta felicità e piacere di correre oltre al talento che ha“. Bergonzi, poi, si sbilancia. “Può vincere ogni corsa dell’anno. Solo Merckx nella storia” ha poi aggiunto e concluso ai microfoni di ‘Tutti Convocati’.