La situazione intorno a Jannik Sinner diventa sempre più complicata: il caso doping è una vera e propria mazzata per il numero uno al mondo
Dalle stelle alle stalle in poco tempo per Jannik Sinner. Il numero uno al mondo del tennis è alle prese con la riapertura dello spinoso caso doping, dopo quanto successo nelle ultime settimane e vive ore di angoscia e inquietudine. Lo spettro è di una lunga squalifica che possa compromettergli la carriera in una fase in cui era lanciatissimo. Non solo la vetta del ranking ATP ma anche i prossimi eventuali trionfi.
L’episodio incriminato risale ai test effettuati per l’Indian Wells lo scorso marzo, con Sinner trovato positivo per due volte al Clostebol. Il classe 2001 si è sempre professato innocente e di essere entrato in contatto con la sostanza in maniera inconsapevole a causa di un errore di alcuni membri del suo team quale medico e fisioterapista (poi licenziati). L’ITIA (International Tennis Integrity Agency) aveva avallato la versione dell’azzurro, assolvendolo e chiudendo apparentemente il caso.
L’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) ha riaperto il tutto, andando a contrastare il verdetto del tribunale indipendente dell’ITIA e presentando un ricorso al Tribunale arbitrale dello Sport di Losanna (TAS). La richiesta è di un anno o due di squalifica!
Il rischio c’è ma fin quando il TAS di Losanna non si pronuncerà con una sentenza, il campione altoatesino può continuare a disputare tornei, come sta facendo in questi giorni a Pechino per il torneo ATP. Ma naturalmente non potrà farlo libero di testa dove ogni pensiero andrà a questa situazione che può davvero mettere a rischio una buona fetta di carriera. Il caso può complicarsi sempre di più, facendo molto discutere addetti ai lavori e tifosi. L’ultima a dire la sua è stata Marion Bartoli, campionessa di Wimbledon 2013, intervenendo su ‘RMC’.
“Le quantità dichiarate dall’ITIA sono davvero minime, è ridicolo andare avanti con questo dossier. Se la WADA interviene significa che non è d’accordo con i risultati del test. Non ho abbastanza informazioni per saperne di più, probabilmente l’Agenzia mondiale antidoping chiederà ulteriori test stesso sui campioni”. La Bartoli ha parlato apertamente di situazione ridicola per Sinner, ponendo l’accento sulla quantità minima di Clostebol emersa dalle analisi. Basterà per scagionarlo? I fan attendono il verdetto.
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