Arrivano le scuse dopo i risultati non ottimali dell’ultimo periodo e adesso potrebbe anche palesarsi un clamoroso scenario di dimissioni
Il mondo dello sport italiano riflette sulla debacle dell’ultima edizione dei Mondiali e sotto la lente d’ingrandimento c’è la figura del commissario tecnico, a quanto pare pronto a lasciare il proprio incarico.
Le prospettive azzurre erano ben altre per quanto riguarda l’ultimo Mondiale di ciclismo che si è disputato pochi giorni fa sul circuito cittadino di Zurigo. Un percorso di 24 chilometri da percorrere più volte ha decretato il nuovo campione iridato ovvero lo spagnolo Tadej Pogacar. Lo sloveno ha dominato in lungo e in largo, mettendosi in proprio negli ultimi cinquanta chilometri e portando a termine una fuga solitaria da urlo. Nessuno è riuscito a mantenere il suo ritmo forsennato fino al traguardo.
Come detto anche l’Italia nutriva buone ambizioni in Svizzera per riscattare i risultati non certo brillantissimi che erano stati raccolti in questo 2024 sia agli Europei in Belgio che alle Olimpiadi di Parigi. Edoardo Affini, Filippo Ganna, Andrea Bagioli, Mattia Cattaneo, Giulio Ciccone, Marco Frigo, Lorenzo Rota, Antonio Tiberi, Diego Ulissi, Edoardo Zambanini e Filippo Zana, non sono riusciti ad inserirsi per la lotta al podio, rimanendo sempre ai margini della contesa. Il migliore sul traguardo di Zurigo è stato Giulio Ciccone, arrivato addirittura venticinquesimo con un ritardo di 6’36”.
Il ct Bennati, come avviene anche nel calcio, è finito sul banco degli imputati, sia per i Mondiali e anche per l’intera stagione di certo non esaltante per i colori azzurri. Le sue parole a caldo sono state piuttosto dure: “Mi aspettavo di più, che facessimo almeno una prestazione dignitosa“. Poi aveva aggiunto: “Vedremo se ci saranno le condizioni per continuare”.
Poi sui social, a freddo, sono arrivate altre riflessioni: “Ci è mancata oltre alle gambe una buona dose di rabbia agonistica. Chiedo scusa a tutti gli appassionati italiani che ci hanno sostenuto”. Si tratta del peggior risultato dell’Italia a un Mondiale dal 1950, una vera disfatta. Un triste parallelismo con le disfatte del calcio che, assieme al ciclism,o ha rappresentato per un secolo lo sport più popolare.
Adesso si potrebbero aprire scenari diversi con Daniele Bennati che potrebbe essere sostituito alla fine del suo mandato, il 31 dicembre. A gennaio ci sono le elezioni federali e oltre al presidente in carica Cordiano Dagnoni c’è anche la candidatura di Silvio Martinello Vedremo che direzione verrà intrapresa con il nuovo corso.
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