Novità sull’incidente di Manuel Bortuzzo che apre il cuore alla speranza: i fan del campione paralimpico incrociano le dita
Trovarsi al posto sbagliato al momento sbagliato. È ciò che è accaduto a Manuel Bortuzzo che dal 2019, quando, 19enne, era una promessa del nuoto, è costretto su una sedia a rotelle. Pochi attimi che hanno cambiato la vita dell’atleta, raggiunto da un proiettile vagante durante una sparatoria che, mentre si trovava all’esterno di un pub di Roma in compagnia di quella che all’epoca era la sua fidanzata, gli ha lesionato il midollo spinale.
Fine dei suoi sogni gloria sportiva? Neanche per idea. Dopo l’operazione chirurgica e il percorso di riabilitazione, Manuel con caparbietà e forza di volontà ha rimesso insieme i cocci della sua vita mandata in frantumi da quel maledetto proiettile che nella notte tra il 2 e il 3 febbraio del 2019 gli ha lacerato il midollo spinale inchiodandolo da allora su una carrozzina.
Manuel, infatti, è stato protagonista ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024 dove ha conquistato il bronzo nei ei 100 rana Sb4. Un exploit che lo ha reso ancora di più un beniamino del grande pubblico televisivo che ha avuto modo di apprezzare la sua purezza d’animo durante la sua partecipazione al “Grande Fratello Vip” nel 2021.
I fan e follower, dunque, lo seguono con passione interrogandosi continuamente sull’eventuale ritorno a camminare di Bortuzzo. Ebbene, è di queste ore la notizia che apre il cuore dei suoi tifosi alla speranza.
Gli indizi per capire se un giorno il nuotatore, personaggio televisivo e scrittore (ha dato alle stampe due libri in cui racconta la sua storia) recupererà l’uso delle gambe li ha disseminati lui stesso durante la sua permanenza nella ‘casa più spiata d’Italia’. “Qualcosa si può riprendere, essendo il midollo una cosa molto complessa, non è facile. Ho diversi filamenti e connessioni danneggiati ma alcuni sono ancora collegati”, si lasciò sfuggire durante l’esperienza al ‘Grande Fratello Vip’.
Dunque, la speranza di vedere di nuovo camminare Manuel Bortuzzo non è tramontata del tutto anche se il percorso clinico è tutt’altro che semplice e richiede tempo anche perché “le cure per tutti i legamenti sono quasi impossibili da pensare”. Ciononostante, “il corpo umano è comunque portato al recupero, non a morire”.
D’altra parte, come spiegato dallo stesso ex gieffino nel corso della sua chiacchierata con Silvia Toffanin, padrone di casa del talk “Verissimo”, “si può creare qualcosa che aggiri il problema periferico. Potrò recuperare quello che si è salvato, per altre cose minori bisognerà agire in modo esterno e con degli interventi: i medici sono stati chiari su cosa potrò recuperare, se fosse ‘no, è impossibile’, me l’avrebbero detto”.
Insomma, come quello dei veri campioni, anche il dizionario di Manuel Bortuzzo non contempla la parola “impossibile”. Motivo per il quale i suoi fano possono continuare a cullare la speranza di vederlo un giorno alzarsi dalla sedia a rotelle.
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