Lewis Hamilton a cuore aperto, stavolta ha detto tutto lasciando di stucco milioni di tifosi: annuncio commovente
Il 2025 sarà un anno speciale per Lewis Hamilton. Dopo diverse stagioni in Mercedes, potrà coronare quello che è un sogno comune a molti piloti in Formula 1: guidare una Ferrari. Lo farà al fianco di Charles Leclerc, andando a sostituire Sainz che si trasferirà in Williams.
Il 39enne di Stevenage non sta vivendo la sua stagione migliore in F1. La Mercedes non ha brillato certo per costanza. A Silverstone e Spa, comunque, sono arrivate due vittorie per Lewis che, nell’evento casalingo, ha anche acciuffato un record con 9 vittorie in un unico Gran Premio. Qualcosa di impensabile.
Hamilton punterà quindi a chiudere nel migliore dei modi la sua avventura con il team anglo-tedesco prima di approdare ufficialmente a Maranello ad inizio 2025. Una sfida che lo stimola parecchio. Intanto, però, nelle scorse ore qualcosa di davvero inatteso ha riguardato il pilota inglese che è tornato a parlare e lo ha fatto trattando temi decisamente delicati
Lewis Hamilton da brividi: il retroscena
Intervistato dal ‘Times’, il pilota della Mercedes ha svelato un retroscena che ha sorpreso davvero tutti, riguardo le sue condizioni di salute. Parole davvero toccanti che testimoniano la sua grande sofferenza per quanto vissuto
Il 39enne di Stevenage ha rivelato: “Ho sofferto di depressione sin da piccolo, quando avevo 13 anni. La pressione delle gare, le difficoltà a scuola. Dipendeva da questo, credo. E non avevo nessuno con cui parlare“. Bullismo e razzismo hanno fatto parte della vita del sette volte campione del mondo. I suoi momenti complicati a scuola, anche per una dislessia che non gli fu diagnosticata.
“Imparo a conoscere le cose trasmesse dai miei genitori, a capire come reagire alle cose e a cambiarle. Quello che mi faceva arrabbiare in passato oggi non mi fa arrabbiare più”. Lewis ha poi raccontato un aneddoto davvero straziante che riguarda la morte del suo idolo, Ayrton Senna, accaduta trent’anni fa nel GP di Imola. “Ero con mio padre, lavoravamo sui kart. Ricordo di aver pianto a dirotto, ma non potevo farlo davanti a papà. Non era quel tipo di persona”, ha detto l’inglese che ripensa ai quei tragici momenti, quando aveva appena nove anni.
Tornando al presente, ad Hamilton restano sei GP da disputare con la Mercedes a Austin, Città del Messico, San Paolo, Las Vegas, Lusail (Qatar) e Abu Dhabi. Poi salirà sulla Ferrari, un debutto che potrebbe avvenire anche prima della fine dell’anno.