Sinner ed il caso della positività al Clostebol: nuovo capitolo e colpo di scena, entra in gioco anche l’avvocato
Jannik Sinner sta vivendo le ultime settimane davvero in maniera turbolenta per soprattutto per accadimenti all’esterno del campo. Se, infatti, lui continua a vincere come dimostrato nelle scorse settimane agli US Open, con il secondo Grande Slam conquistato, le polemiche riguardanti la sua positività al doping non sono terminate.
E, a dir la verità, non siamo nemmeno vicini a quel punto. L’ennesima svolta riguardante questa storia arriva dalla decisione della Wada di ricorrere al Tas di Losanna per quanto riguarda l’assoluzione del tennista altoatesino. Una situazione che quindi prolunga l’increscioso episodio che sembrava chiuso con l’assoluzione dell’azzurro.
Nuove grane aspettano quindi il tennista per il caso Clostebol, la sostanza vietata ritrovata nel corpo del tennista ad un controllo antidoping dovuta ad una contaminazione involontaria com’era poi stato evidenziato dalla ITIA, la International Tennis Integrity Agency.
Il ricorso della Wada riapre tutto a poche settimane dalla chiusura della stagione del tennis e dalle Finals di Coppa Davis, con l’Italia chiamata a difendere il titolo che punterà naturalmente proprio su Sinner come stella assoluta. Intanto l’avvocato del tennista altoatesino, Jamie Singer, ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’, si è così espresso sul caso.
“La Wada ha pieno diritto nel comportarsi così, nel fare ricorso, ne siamo consapevoli. Sappiamo quanto l’opera di vigilanza sul doping sia complicata” ha spiegato sostenendo anche come per loro non fosse necessaria questa ulteriore azione da parte dell’agenzia mondiale antidoping.
“Anche noi siamo rimasti sorpresi. Dopo la positività al Clostebol di Jannik, la ITIA anziché pronunciarsi direttamente si è rivolta ad un esperto tribunale indipendente afferrando la delicatezza della situazione. Speravamo – ha aggiunto – che l’esperienza ed i giudizi documentati e circostanziati degli specialisti dello Sport Resolution Panel avessero convinto le parti” ha spiegato l’avvocato Singer che non si è pronunciato sui tempi.
“Vanno rispettati i tempi tecnici e non sappiamo quando giungeremo alla definitiva soluzione. Attendiamo i dettagli dell’appello Wada“, con la deposizione della memoria da presentare entro il 10 ottobre. L’obiettivo dell’entourage del tennista è di chiudere la pratica in pochi mesi. “Il Tas definirà il collegio giudicante e deciderà la data dell’udienza” ha spiegato Singer che sottolinea come nessuno accusi il tennista di aver avuto un vantaggio per merito del Clostebol.
Infine l’avvocato sottolinea come sia ingiusto penalizzarlo nei guadagni o in classifica.
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