Una rivelazione clamorosa e inattesa su Novak Djokovic, il ‘no’ secco da parte del tennista serbo: tutti spiazzati
Talento smisurato, numeri impressionanti che ne fanno uno dei tennisti migliori di sempre e un carattere decisamente controcorrente, a volte divisivo. Di sicuro, Novak Djokovic ha lasciato un segno profondissimo, tra i grandissimi ai massimi livelli nel mondo dello sport.
Il fuoriclasse serbo ha dominato la scena insieme a Federer e Nadal negli ultimi due decenni. Centrando, qualche settimana fa, l’ultimo trionfo che mancava alla sua carriera: la medaglia d’oro alle Olimpiadi, completando così il Career Golden Slam. Una soddisfazione che ha nobilitato un 2024 piuttosto difficile per lui, in cui si inizia a intuire che anche per lui, a 37 anni, si avvicina, gradualmente, il momento dell’addio.
Lo stesso Djokovic ha ammesso di recente come sia il momento, per certi versi, di lasciare il proscenio ad altri, Sinner e Alcaraz in testa. Nelle sue dichiarazioni è stato piuttosto esplicito e ha spiegato come la vetta del ranking e le ATP Finals non siano più obiettivi concreti per lui. Intendendo allungare il più possibile la sua carriera e godendosela fino in fondo, d’ora in poi si concentrerà sui grandi tornei e sulla Coppa Davis con la sua nazionale.
Dopo l’uscita di scena piuttosto prematura agli US Open, lo rivedremo in gara al Masters 1000 di Shanghai, dove proverà a dar filo da torcere agli avversari comunque vada. Nel frattempo, ancora una volta, decide di spiazzare l’opinione pubblica con dichiarazioni inattese.
Djokovic e l’educazione dei figli: niente smartphone per loro
Al canale tv ‘Blic’, in una intervista rilasciata in questi giorni, Djokovic ha svelato un lato particolare della sua vita. Vale a dire, il rapporto con i figli e la loro educazione, spiegando come non abbia dato loro uno smartphone, nonostante le loro richieste.
Una scelta decisamente controcorrente rispetto a ciò che vediamo al giorno d’oggi, ma motivata con precisione. “Oggi viviamo in un’era digitale in cui i ragazzini guardano soltanto i loro telefoni – ha affermato – Sono genitore di due bambini piccoli (Stefan di 10 anni e Tara di 7 anni, ndr), mi interrogo spesso su cosa sia giusto fare. Loro mi dicono che a scuola tutti hanno lo smartphone tranne loro, io gli rispondo che così ci differenziamo perché siamo testardi, sia in senso positivo che negativo”.
Infine Nole ha concluso: “Le persone devono acquisire più consapevolezza di ciò che accade intorno a loro, voglio che i miei figli imparino a non seguire il gregge“.