Jannik Sinner e Carlos Alcaraz sono destinati ad essere grandi rivali in futuro, questo botta e risposta lo dimostra. Ecco cosa è successo tra i due campioni del tennis. Intanto arriva un nuovo intervento
Carlos Alcaraz e Jannik Sinner hanno un buon rapporto, ma sono anche grandi rivali. Rappresentano il nuovo che avanza e, nei prossimi dieci anni, daranno vita a sfide indimenticabili. Alcune di queste rappresentano già un pezzo di storia, ma nei prossimi anni assisteremo a duelli sempre più frequenti perché questi due tennisti sono destinati a sfidarsi per il primo posto nel ranking ancora per molto tempo.
In questo momento, Jannik è saldamente al comando del ranking, forte del trionfo negli Stati Uniti d’America agli US Open, mentre Alcaraz deve accontentarsi del gradino più basso del podio. Il tennista spagnolo, infatti, è terzo, alle spalle anche di Zverev.
Nelle ultime ore ha fatto molto discutere una sorta di botta e risposta tra Sinner e lo stesso Alcaraz. La pensano in maniera completamente diversa e c’è chi ha provato a commentare le loro parole.
Secondo Alcaraz, i tennisti rischiano di perdere diversi tornei a causa degli infortuni, provocati da un calendario troppo fitto. Lo spagnolo ha puntato il dito contro una serie di impegni troppo importante, che obbliga i campioni del tennis a fare delle scelte. Sinner ha un pensiero molto meno estremo e lo ha spiegato in una recente intervista: “Il calendario è lungo, bisogna fare delle scelte. Ci sono dei tornei obbligatori, ma ogni giocatore può scegliere dove e quando giocare”.
Anche Andy Roddick, ex numero uno nel ranking ATP, ha spiegato il suo pensiero, proponendo di terminare la stagione il 1° novembre. Ecco cosa ha detto l’ex tennista statunitense nel suo podcast Served with Andy Roddick: “Io propongo di far terminare la stagione il primo novembre, in modo da dedicare questo mese agli eventi ATP 250. In questo modo, i giocatori più forti avrebbero la possibilità di riposare per farsi trovare pronti in vista degli eventi più importanti”.
Roddick ha chiaramente fatto capire di essere molto più vicino al pensiero di Carlos Alcaraz, secondo il quale si giocherebbe troppo ed il calendario sarebbe troppo fitto, finendo per creare problemi ai tennisti più forti: “Se Carlos parla in questo modo, vuol dire che il calendario è davvero troppo lungo. Lui non dice mai qualcosa di negativo per gioco. Le sue parole sono molto sensate”.
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