Novità sorprendente in classifica per Jannik Sinner. Nessuno si aspettava di vederlo al terzo posto dopo le recenti vittorie
Inizia dall’Atp 500 di Pechino la parte finale della stagione di Jannik Sinner. Esattamente un anno fa, proprio dal torneo cinese, partiva la scalata del tennista azzurro ai vertici del tennis mondiale, culminata con la conquista del primo posto nel ranking Atp nella settimana seguente alla conclusione del Roland Garros.
Pechino, Vienna, Coppa Davis, Australian Open, Rotterdam, Miami, Halle, Cincinnati e Us Open, questo l’elenco dei tornei vinti in un anno da Sinner, ora numero uno del ranking ATP con oltre 4mila punti di vantaggio sui due immediati inseguitori ovvero Zverev e Alcaraz, quest’ultimo potenziale avversario nella finale di Pechino.
Una situazione di classifica che permetterà a Sinner di mantenere la vetta della graduatoria almeno fino a fine 2024. Non c’è ancora l’ufficialità ma è necessaria una combinazione di risultati davvero inverosimile per privare l’azzurro del primato che detiene anche nella Race, ovvero la classifica che tiene conto solo dei punti totalizzati nella stagione in corso.
Tanti primati per Sinner in un’annata trionfale. A quelli citati nelle classifiche vanno aggiunti, infatti, i vari record che gli hanno permesso di entrare ulteriormente nella storia del tennis italiano. Nessuno primo di lui era stato al comando della classifica mondiale né aveva vinto in uno Slam che non fosse il Roland Garros dove Adriano Panatta ha trionfato nel 1976.
In una classifica diversa ed estemporanea, Sinner è invece solo terzo. A renderla nota è stato il collega Giorgio Spalluto, giornalista di ‘SuperTennis’, che ha evidenziato come, a partire dalla stagione su erba in poi, Jannik non sia al comando per numero di partite vinte, nonostante i successi a Cincinnati e Us Open. Davanti a lui ci sono infatti Lorenzo Musetti e Alexander Zverev.
In particolare, il tennista carrarino è al comando con 26 successi, seguito da Zverev a 23 e Sinner a 22. Una graduatoria quantomai provvisoria che va, ovviamente, aggiornata a fine stagione. Musetti, tuttavia, ha il record negativo di ben 5 finali perse nel 2024 ai Challenger di Cagliari e Torino, al Queen’s (con Paul), a Umago (ko con Cerundolo), a Chengdu (sconfitto da Shang). Una vittoria comunque in finale è arrivata, e anche importantissima, nella sfida per il bronzo alle Olimpiadi di Parigi contro Auger Aliassime.
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