In Formula 1 arriva una nuova rivoluzione: colpo di scena clamoroso, classifica stravolta, ecco cosa sta accadendo
Max Verstappen leader di un mondiale mai così in pericolo. Può essere riassunta così la situazione del pilota olandese in questo campionato. Il vantaggio è ancora significativo ma non troppo, viste anche le tante gare (ben sette) che mancano alla fine del Mondiale. Ed in questo momento la Red Bull non è certo la monoposto più veloce in pista, anzi.
La scuderia anglo-austriaca ha già perso il primato nella classifica Costruttori e sta provando in tutti i modi a tamponare l’emorragia di punti e la perdita di competitività delle ultime settimane. Di contro c’è una McLaren che vola in pista: Norris e Piastri sembrano di un altro pianeta e solo qualche errore di troppo ma anche una sfida intestina che toglie punti ad entrambi ha evitato il sorpasso anche nella classifica piloti.
Verstappen è allarmato ed il suo nervosismo è palese: sentiva già in tasca il suo quarto mondiale consecutivo ed invece rischia di perderlo mestamente, per una beffa clamorosa. Le notizie brutte per la Red Bull però non finiscono qui.
E se questo mondiale appare a rischio, per i prossimi ci sarà da fare una riflessione profonda. La Red Bull, infatti, perde pezzi: gli addii di Newey – l’ingegnere padre della monoposto – e Jonathan Wheatley, finiti rispettivamente in Aston Martin e Audi, sono due brutti colpi che la scuderia di Milton Keynes sta cercando di assorbire.
E Verstappen, se dovesse capire come la monoposto non sia più competitiva, potrebbe salutare tutti a ruota. Ed in vista del 2026 la situazione potrebbe peggiorare ancora. Tra due stagioni, infatti, sarà varato il nuovo regolamento, e tra le tante scuderie pronte a lanciare il guanto di sfida c’è l’Aston Martin.
L’ammissione arriva dal direttore commerciale e marketing della scuderia inglese Jefferson Slack. “L’obiettivo è lottare per il Mondiale, vogliamo vincere ed il 2026 sarà il primo anno in cui potremmo mettere gli strumenti in pista per farlo” ha sottolineato al podcast di James Allen.
“Abbiamo un obiettivo, è un processo che può durare 5, 6 o 7 anni quando si passa dall’avere 300 dipendenti a 1000” ha poi aggiunto, “Newey avrà un ruolo importante nel 2026 e saremo pronti per giocarci il titolo nel 2027. Ha vinto in ogni team in cui ha lavorato e lo farà anche con noi” ha poi concluso evidenziando tutta la voglia di stravolgere presto le gerarchie.
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