Il numero uno del mondo, Jannik Sinner, ha preferito declinare l’invito per concentrarsi sui successivi impegni del circuito ATP. ecco cosa riserva il futuro
La sbornia degli Us Open è ormai alle spalle. Dopo aver festeggiato – sebbene in tono minore, come da carattere del campione – il trionfo sul cemento di Flushing Meadows, Jannik Sinner si è concesso qualche giorno di relax tornando ad allenarsi con relativa calma in vista delle tappe asiatiche del circuito ATP.
Mentre alcuni dei suoi illustri colleghi si sono sottoposti ad un mini tour de force composto, in alcuni casi, dall’accoppiata Coppa Davis-Laver Cup, il numero uno del ranking mondiale ha preferito staccare la spina, affinando la preparazione in vista del primo impegno post Us Open, quel torneo di Pechino che l’anno scorso rappresentò il grande punto di svolta della sua carriera.
In un colpo solo, nel 2023, grazie all’affermazione nella kermesse cinese, Sinner raggiunse la quarta posizione del ranking mondiale sfatando oltretutto il tabù Medvedev, che lo aveva battuto per sei volte consecutive nei precedenti incroci tra i due. Proprio il russo, ma anche Carlos Alcaraz, Sascha Zverev, Casper Ruud, Stefanos Tsitsipas e perfino il nostro Flavio Cobolli in qualità di riserva del Team Europe, ha partecipato alla Laver Cup 2024, tenutasi per l’occasione nello splendido scenario di Berlino.
Da più parti ci si è chiesto perché il campione altoatesino non abbia preso parte alla competizione che quest’anno ha visto il ritorno alla vittoria della squadra allenata da Bjorn Borg. In parte, i motivi sono stati già sciorinati nelle righe precedenti. Ma a chiarire definitivamente la questione ci ha pensato l’autorevole voce di Steve Zacks, il CEO della kermesse.
Il dirigente, intercettato ai microfoni di ‘Tennis365.com’, ha confermato come il leader del ranking ATP fosse stato invitato eccome, preferendo però declinare l’invito.
“Ogni anno vengono invitati i primi tre giocatori in classifica di entrambe le formazioni. Nel caso del team World, tutti hanno accettato, e anche di più, man mano che si procede. Tutto dipende sempre dai programmi individuali e da quali sono le loro priorità in quel particolare momento“, ha esordito Zacks.
“Sinner? Ci piacerebbe averlo. Ma a volte i programmi e gli impegni non consentono una presenza. I giocatori hanno bisogno di una pausa, e a volte capita durante la settimana della Laver Cup e noi perdiamo la loro presenza”, ha concluso.
In vista della prossima edizione della Laver, prevista a San Francisco nel 2025, le porte per Jannik restano aperte. Restano però vivi i dubbi su una sua eventuale partecipazione futura ad una kermesse che, in quel momento della stagione, rischia di scombinare i meticolosi programmi agonistici del talento altoatesino.
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