Il+coraggio+e+la+follia+di+Fonseca%3A+ora+serve+la+continuit%C3%A0%2C+alla+faccia+dei+profeti
sportitaliait
/2024/09/26/il-coraggio-e-la-follia-di-fonseca-ora-la-continuita-alla-faccia-dei-profeti/amp/
Editoriale Calcio

Il coraggio e la follia di Fonseca: ora serve la continuità, alla faccia dei profeti

Un giorno la paura bussò alla porta. Il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno. Nella citazione di Martin Luther King, il giorno è domenica scorsa, la porta quella di Milanello: il coraggio di Paulo Fonseca ha fatto il resto, dando il via finalmente alla stagione del Milan. Complimenti al Mister, che ha zittito tutti – me incluso – al momento giusto: il Derby è tutto suo e di chi lo ha appoggiato nel momento della difficoltà più grande. Era questione di tempo. Quel tempo che Fonseca oggettivamente non aveva ancora avuto per un concorso di colpe in cui l’allenatore portoghese è sicuramente estraneo: giocatori tornati tardi dalle nazionali, nuovi acquisti non disponibili per la tournée americana e qualche imprevisto di troppo, compreso l’infortunio di Alvaro Morata. Risultato: prima della scorsa settimana, Morata ed Abraham, due dei grandi protagonisti della rivoluzione, non si erano letteralmente mai allenati insieme. E lo stesso vale anche per gli altri: da Fofana a Royal, che hanno fatto per penultimi il check-in a Milanello, passando per i vari Theo, Maignan, Reijnders e Leao, che Fonseca, tra vacanze, giorni di rifinitura e partita ufficiale e pausa Nazionali, avrà visto si e no 10 volte per poter parlare, spiegare, insegnare. Ma al Derby sono nati i primi frutti, figli di una semina attenta post Liverpool: c’è anche la mano di Ibra, che merita i complimenti dopo le critiche della scorsa settimana, e dei giocatori, che hanno mostrato finalmente quella abnegazione e quello spirito di gruppo che tanto invocavamo a gran voce (sul mio canale YouTube, trovate l’analisi completa della partita: iscrivetevi qui).
Ora, il nemico più grande si chiama illusione, da combattere con l’unica arma possibile: la continuità. Solo replicando la prestazione di domenica anche domani contro il Lecce, nonché domenica prossima a Firenze (Leverkusen è un altro film, a parte), potremo parlare di Milan guarito. Viceversa, sarà stato dolce spezzare la maledizione, ma abbastanza inutile. Ad oggi però, il Milan è esattamente al livello delle altre, complice un abbassamento complessivo della media delle favorite: contestare con estrema fretta e veemenza gli acquisti, l’allenatore e ogni singolo respiro però, è stato uno sport praticato solo da chi straparla di Milan. Intanto altrove c’è chi ha infortuni muscolari, chi non segna da tre partite, chi ha problemi di attaccanti e chi ha già cambiato allenatore. Ma qualcuno vaticina, leggo: “Alla fine, Fonseca cadrà”. Ci mancava la profezia catastrofica dopo un derby vinto: chissà quale sarebbe dovuta essere allora quella dopo i sei derby persi. Eppure, dagli stessi santoni, non me ne ricordo…

Francesco Letizia

Recent Posts

Valentino Rossi, indiscrezione sbalorditiva: quasi nessuno ci crede!

Una indiscrezione clamorosa su Valentino Rossi, appuntamento imperdibile che riguarderà il fuoriclasse di Tavullia Un…

2 minuti ago

Coppa Italia, Napoli-Palermo: le probabili scelte di Conte

Questa sera il Napoli sarà impegnato nei sedicesimi di finale di Coppa Italia contro il…

30 minuti ago

Hamilton è una furia: è successo di tutto

Lewis Hamilton è una furia: l'attacco del pilota sette volte campione del mondo è senza…

31 minuti ago

Coppa Italia, oggi continuano i sedicesimi: tocca al Napoli

Continuerà oggi il programma dei sedicesimi di Coppa Italia con due gare in programma, entrerà…

2 ore ago

Sinner zittisce tutti: Alcaraz e Zverev ko

Il tennista altoatesino, Jannik Sinner, ha risposto alle dichiarazioni dei due campioni, impegnati nello scorso…

2 ore ago

Inter, i conti devono tornare anche sul campo

In attesa di tornare a ricevere riscontri apprezzabili dal campo, l'Inter accoglie le buone notizie…

3 ore ago